Covid-19, il neurologo Rosario Sorrentino: “Meglio anziani soli a Natale ma vivi”

Quest’anno il Natale ed i giorni di festa saranno sicuramente diversi e più tristi perché non si potranno trascorrere in compagnia dei propri familiari più cari a causa delle stringenti misure per il contenimento del contagio da Covid-19. A soffrirne di più saranno gli anziani, molti dei quali si ritroveranno da soli proprio nei giorni che solitamente sono dedicati alla famiglia.

A tal proposito riportiamo le parole del neurologo Rosario Sorrentino all’Adnkronos: “E’ vero, i livelli di depressione sono in aumento, specie fra gli anziani, però dobbiamo essere chiari: quest’anno meglio soli, ma vivi. Proprio i lunghi pranzi affollati di parenti e amici tipici delle feste sono la situazione ideale per il virus. Dunque in questo Natale di pandemia facciamoci del bene e pensiamo a tutelare i più fragili, ma anche tutti noi. Tradizionalmente questo è un momento in cui le emozioni del ritrovarsi insieme prevalgono sulla ragione, ma quest’anno bisogna fare il contrario. Pensiamo ai molti anziani terrorizzati dal virus. Ecco: il miglior regalo che possiamo fare loro è tutelarli. Questo vuol dire limitarsi a riunioni ristrettissime, senza superare i limiti consigliati e rispettando igiene e distanziamento. I nostri nonni rischiano la vita, e non solo loro. Se, infatti, esistono anche anziani che con un atteggiamento ‘stoico’ insistono per non perdere quello che potrebbe essere l’ultimo Natale con i nipoti, occorre essere consapevoli del fatto che con Covid-19 non rischiano pesanti conseguenze soltanto loro. E che proprio le riunioni in famiglia e con gli amici possono trasformarsi in mini-focolai, con nonni, zii e nipoti contagiati. Ci troveremmo a fare i conti con il senso di colpa per aver, magari inconsapevolmente, contagiato una persona amata. E’ dura perdonarsi. Ecco perché, anche dopo i colloqui con i miei pazienti, l’invito è a far prevalere la razionalità sulle emozioni anche in questo Natale in pandemia. Uno scatto di responsabilità che, oltretutto, ci può tornare utile a livello di crescita personale. Mi rendo conto che in gioco c’è una dolorosa rinuncia, ma diventeremo più consapevoli dell’effetto dei nostri comportamenti. Insomma, queste regole sono dolore ma doverose, perché più di 800 morti al giorno non possono essere dimenticati”.

Commenti

Translate »