Cetara: con il brutto tempo i cittadini hanno paura. E se si verificasse la frana dello scorso anno?
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Costiera amalfitana. Da ieri si susseguono le polemiche legate a una foto di un canalone franoso comparso l’anno scorso sulle colline di Cetara, al confine con Maiori. La domanda rivolta ai politici è prevedibile: «Cosa avete fatto in un anno per prevenire altre frane»? La foto è diventata virale. In molti hanno rispolverato i ricordi delle precipitazioni e degli smottamenti dell’anno scorso. Le frane misero a repentaglio l’incolumità dei cittadini. Lo scrive La città di Salerno. Quasi un anno fa, era il 21 dicembre 2019, una gigantesca frana colpì il suggestivo borgo marinaro di Cetara provocando danni molto ingenti. Immediati gli interventi da parte della protezione civile e di tutti gli organi preposti, sindaco in testa, per ristabilire le condizioni di sicurezza. La foto di ieri mattina ha rilanciato l’argomento: cosa è stato fatto per prevenire altre frane e altre tragedie?
Le abbondanti piogge dei giorni scorsi hanno suscitato preoccupazione nei cittadini, in particolare in quelli di Erchie, che tramite i social hanno lanciato un grido d’allarme: «Era il 21 dicembre 2019 in un paio d’ore furono decine, forse centinaia le frane che interessarono la Costiera Amalfitana. Ad Erchie, con la frana di Capo d’Orso e quella nei pressi del Cetus, restammo completamente isolati per tutto il periodo natalizio. Da allora nulla è stato fatto. Adesso arrivano le piogge: incrociamo le dita». Una preoccupazione legittima. Nei fatti è praticamente impossibile capire in anticipo dove può verificarsi un evento franoso ma ciò che è necessario, ovviamente, è la prevenzione.
Il sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica , ha seguito da vicino gli interventi effettuati nei mesi successivi all’evento franoso nel borgo costiero per mettere in sicurezza il paese: «Subito dopo la frana dello scorso anno ci siamo adoperati immediatamente per garantire la massima sicurezza ai cittadini di Cetara e della Costiera Amalfitana – sottolinea Della Monica – Al momento non ci sono criticità». Nel borgo costiero, inoltre, si continua a lavorare per prevenire che si possano ripetere tragici episodi come quello dello scorso anno: «Abbiamo messo in campo tutte le azioni necessarie – conclude Della Monica – A breve partirà la gara per pulire e risistemare le briglie che furono realizzate dopo la terribile alluvione del 1910 dalla parte alta della montagna fino a valle». Va da sé che gli interventi di messa in sicurezza da effettuare in un territorio dall’elevato rischio idrogeologico sono ancora molti. Con l’arrivo del maltempo l’attenzione e il livello di guardia devono rimanere alte ma senza creare eccessivi allarmismi.