Cava de’ Tirreni. Città più vivibile con tre progetti, Servalli presenta l’agenda: «Ambiente e resilienza al primo punto»

Cava de’ Tirreni. Città più vivibile con tre progetti, Servalli presenta l’agenda: «Ambiente e resilienza al primo punto».

Il 2021 di Vincenzo Servalli prevede il completamento di alcune opere pubbliche all’insegna di mobilità sostenibile e di nuovi posti auto. Sono, infatti, prossimi all’inaugurazione due opere importanti per la città: sia il nuovo parcheggio interrato del trincerone ferroviario che l’area di interscambio mezzi accanto alla stazione ferroviaria. Ma si sta lavorando anche ai progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana per la realizzazione di zone attrezzate a verde pubblico. Questi gli argomenti all’ordine del giorno del tradizionale incontro di fine anno, tenutosi ieri mattina a Palazzo di Città. Sono tre i progetti cardine. Il sindaco si è riferito all’ultimazione e all’imminente taglio del nastro del parcheggio interrato (200 posti) del trincerone ferroviario. Una struttura che permetterà di liberare quasi del tutto l’area al livello stradale e che vedrà la realizzazione di un ampio parco urbano, con bulevard e viali, giardini e zone attrezzate per piccoli chioschetti.

A questo si aggiunge, poi, l’ultimazione ormai prossima dell’area Metropark, una stazione di interscambio per mezzi pubblici adiacente allo scalo ferroviario che fungerà soprattutto da capolinea per gli autobus. Il terzo intervento proposito riguarda gli otto progetti di riqualificazione finanziati tramite i fondi Pics in corso di realizzazione. «Ambiente e resilienza saranno i temi che caratterizzeranno l’azione amministrativa dei prossimi anni – ha spiegato il sindaco Servalli – inizieremo subito con l’apertura del grande garage interrato e dell’area d’interscambio auto-pullman-treni di piazza Avigliano, con il nuovo capolinea degli autobus, i servizi per utenti e personale, e poi stanno partendo gli otto progetti Pics, con la rinascita dell’Oasi di Diecimare, il recupero dell’Eremo di San Martino e del Castello di Sant’Adiutore, i parchi urbani».

Fonte La Città di Salerno

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