Calcio, Gattuso: “nel mio Napoli io avrei fatto la panchina”

A termine della vittoria per 4-0 con il Crotone, ecco le parole di Rino Gattuso ai microfoni di Sky Sport: “I complimenti vanno soprattutto alla squadra, abbiamo saputo soffrire. Il risultato è bugiardo, il Crotone ci ha messo in difficoltà e l’espulsione di Petriccione ci ha dato una mano. Noi però l’abbiamo preparata bene, non è facile giocare ogni 3-4 giorni. Siamo tornati a Napoli nella notte tra giovedì e venerdì da Alkmaar alle 5.30 – ricorda Gattuso – venerdì non abbiamo fatto praticamente nulla e abbiamo avuto 48 ore per preparare la partita di Crotone. Bisogna dare continuità, abbiamo fatto cose importanti e 21 punti non sono pochi”. Poi sulla gara di Europa League di giovedì prossimo: “Ci giochiamo il primo obiettivo stagionale con la consapevolezza che è una tappa importante contro un avversario difficile da affrontare. Io non voglio che i giocatori mi assomiglino, voglio una squadra. Non si può giocare sempre di fioretto, a volte voglio il coltello tra i denti. Se vedo giocatori simili a come ero io, li tengo fuori perché vado alla ricerca di un calcio diverso da quello che facevo io in campo, più pensante e fatto di palleggio e ricerca della superiorità numerica. Nel mio Napoli avrei fatto tanta panchina. Sono orgoglioso di quello che ho fatto in carriera ma il calcio in Italia negli ultimi 4-5 anni è cambiato”. Spazio anche per Zielinski: “Salta l’uomo come pochi, danza quando ha la palla. Per diventare un top player gli mancano quei 7-8 gol a stagione che potenzialmente può fare. Dopo il Covid ha fatto un pò di fatica a riprendersi ma lo considero molto forte e con ampi margini di miglioramento”. Anche il Capitano azzurro, Lorenzo Insigne, dopo uno splendido goal parla della partita: “Al di là dei 4 gol abbiamo fatto una grande prestazione di squadra”. “Classifica? Siamo tutti là, cercheremo di giocarcela ogni domenica. Non è semplice, dobbiamo mantenere questi ritmi anche se giocando ogni tre giorni è difficile. Quest’anno però la rosa è più ampia rispetto agli altri anni, questo permette all’allenatore di ruotare nelle scelte. Io leader? Cerco di dare una mano ai miei compagni al netto dei gol”. E a Gattuso, che gli aveva chiesto di sorridere di più: “Il mister ha ragione, sono il capitano ed è giusto che mi faccia vedere sempre allegro”. Real Sociedad nel mirino: “Partita importante contro una grande squadra, dobbiamo sfruttare il fattore campo anche se con lo stadio vuoto conta meno. Dobbiamo giocare come sappiamo e vincere”.

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