Al Vigorito domenica ore 18 ci sara’ Benevento -Milan.Sfida doppia per Super Pippo Inzaghi

DOMENICA A BENEVENTO Stadio Vigorito, ore 18 TV: Sky

PRECEDENTI IN A: 2, una vittoria del Benevento e un pareggio. Contro il Milan arrivò il primo punto dei giallorossi in A, nel dicembre 2017, Milan imbattuto dal primo marzo.

Allenatore: F. Inzaghi.
A disposizione: 12 Manfredini, 22 Lucatelli, 11 Maggio, 18 Foulon, 4 Del Pinto, 10 Viola, 14 Dabo, 19 R. Insigne, 8 Tello, 25 Sau, 20 Di Serio, 32 Moncini.
Indisponibili: Caldirola, Iago Falque.
Squalificati: –
Diffidati: –
Ultime: nuovamente disponibili Hetemaj e Maggio. Niente da fare invece per Iago Falque, ancora non al meglio. E Caldirola presto tornerà ad allenarsi sul campo.

BENEVENTO4-3-2-1

Allenatore: Pioli.
A disposizione: 90 A. Donnarumma, 1 Tatarusanu, 14 Conti, 20 Kalulu, 22 Musacchio, 43 Duarte, 33 Krunic, 21 Brahim Diaz, 15 Hauge, 29 Colombo, 27 Maldini.
Indisponibili: Bennacer, Gabbia, Ibrahimovic, Saelemaekers.
Squalificati: Hernandez.
Diffidati: –
Ultime: Kjaer è pronto, Saelemakers è ko: 7-10 giorni di stop.

Non serviva neanche che lo dicesse: questa volta i sentimenti saranno messi davvero a dura prova, gli sarà quasi impossibile considerare il Milan un nemico da battere. Pippo Inzaghi il rossonero ce l’ha cucito sulla pelle, cosa non ha vinto con quei colori? 300 partite spalmate in ogni competizione, 126 gol, due Champions League, due scudetti e poi tutta una serie di onorificenze da ricoprire il petto come quello di un vecchio generale di corpo d’armata. LA SECONDA VOLTA. Da calciatore il Milan lo ha affrontato e pure battuto, gli ha fatto gol ed ha persino esultato. Fine anni novanta, Inzaghi è già “Superpippo”, ma non è ancora arrivato il momento di concedersi al diavolo. Lo affronta undici volte e gli rifila sei gol, uno con la maglia dell’Atalanta (nel 96), cinque con quella della Juve. Poi nel’estate del 2001 Berlusconi e Galliani allargano i cordoni della borsa (una quarantina di miliardi di lire) e lo portano sotto la “Madonnina” per quella che diventa un’autentica epopea rossonera. Da quell’anno i suoi destini calcistici sembrano indissolubilmente legati al Milan. Ma quando arriva il momento dell’addio, inevitabilmente poi c’è anche quello in cui ci si ritrova. Storia del 18 dicembre 2018, precisamente due anni fa. Pippo guida il Bologna tra alterne fortune e al Dall’Ara arriva il Milan allenato da Gattuso. Finisce salomonicamente: 0 a 0, ma Superpippo ammette che per lui è stato qualcosa di surreale. LA SFIDA. Domenica ci riprova. E l’emozione sarà quella solita. Questa serie A sta toccando molto la sfera dei sentimenti. Dopo la sfida con Simone (“Terribile, ma bella”), arriva questa col suo Milan. Apprezza Pioli e lo considera il migliore in Italia insieme a suo fratello. Gli piacerebbe che centrasse lo scudetto, ma teme che l’Inter, senza l’assillo delle Coppe, possa essere favorito: «I nerazzurri li vedo avanti nei pronostici, ma quando vinci anche senza giocatori del calibro di Ibra, Kjaer e Bennacer, vuol dire che c’è sostanza e che stai lavorando veramente bene». Non ha parlato molto del Milan in questi giorni: «Meritavamo di goderci la vittoria di Udine. A volte non riusciamo neanche a gioire per i successi che facciamo, perché dobbiamo pensare alla prossima gara. L’unica cosa che mi viene di dire è augurare a tutti i nostri tifosi di vivere qualcosa che si avvicini all’anno che abbiamo appena trascorso. Credo che sarà difficile da ripetere, ma noi ci proveremo».  SEDUTE NO STOP. Col match contro il Milan fissato per il 3 gennaio, è giocoforza trascorrere il Capodanno in campo ad allenarsi. L’unica concessione al giorno particolare è l’orario dell’allenamento di questo 31 dicembre: ci si allena di mattina per consentire a tutti di passare il fine d’anno in famiglia stando ovviamente attenti all’alimentazione. Domani si riprende di pomeriggio, sabato è prevista la rifinitura.

fonte:corrieredellosport

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