Truffa auto con il contachilometri fra Costiera amalfitana e Cilento. Denunciati in 22, ecco i retroscena

Truffa auto con il contachilometri fra Costiera amalfitana e Cilento. Denunciati in 22, ecco i retroscena . Denunciati per frode in commercio, ventidue rivenditori di auto in tutta la provincia e sequestrati sessantuno veicoli. I retroscena ce li svela la collega Angela Trocini su Il Mattino di Napoli nelle pagine di Salerno del più importante quotidiano della Campania.  È il risultato di un’operazione a largo raggio predisposta dai carabinieri del comando provinciale che dallo scorso mese di ottobre, hanno controllato più di 110 rivendite di auto sia a Salerno città che in vari centri della provincia. Obiettivo dei controlli era prevenire e reprimere, dove trovato, il cosiddetto «lifting chilometrico» su auto usate e messe in vendita negli autosaloni: è la truffa dei «chilometri scalati» sugli autoveicoli usati che da un lato, altera il valore delle vetture proposte come d’occasione a danno degli acquirenti e, dall’altro, le auto a cui vengono ridotti i chilometri possono diventare potenzialmente pericolose dal momento che la manutenzione è disallineata rispetto alla loro reale percorrenza. Proprio per fronteggiare tale fenomeno criminoso, i carabinieri del comando provinciale e delle compagnie territoriali hanno disposto una fitta serie di servizi investigativi, complessi ed articolati, che hanno portato alla denuncia a piede libero dei titolari di alcune delle rivendite controllate. Il meccanismo delittuoso consiste nel sottoporre il mezzo a una revisione anticipata, anche di un anno rispetto al periodo previsto, andando però prima a ridurre «fittiziamente» i chilometri percorsi che appaiono sul display della vettura, al fine di venderla a un prezzo maggiorato del suo reale valore.
LE VERIFICHE
La frode è stata scoperta comparando i dati storici delle revisioni effettuate sulle vetture (dati estrapolati dalla banca dati della Motorizzazione) con il chilometraggio riportato sull’ultima revisione, nonché su quello del display del mezzo oggetto di verifica: in tal modo è emersa l’inequivocabile incongruenza tra i chilometri, molto più alti, della penultima revisione e quelli «ridotti» dell’ultima. Ciò ha portato alla conseguente denuncia per frode in commercio a carico di ventidue rivenditori. Al termine delle verifiche effettuate (particolarmente preziose sono state le segnalazioni di alcuni cittadini che evidentemente hanno avuto qualche sospetto o si sono accorti, dopo l’acquisto, di essere stati raggirati) sono stati così denunciati – alle competenti autorità giudiziarie – ventidue soggetti titolari di attività sia a sud che a nord della provincia e precisamente a Castelnuovo Cilento, Cannalonga, Padula, Sala Consilina, Teggiano, Montesano sulla Marcellana, Celle di Bulgaria, Casalvelino, Ascea, Tramonti, Minori, Scafati, San Marzano sul Sarno, Pagani, Sant’Egidio del Monte Albino, Castel San Giorgio, Roccapiemonte, Mercato San Severino, Siano. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno anche sequestrato sessantuno autoveicoli. Non è escluso che i controlli continuino anche nei prossimi mesi: ciò che è venuto fuori, infatti, potrebbe essere una piccola parte di una delle truffe più comuni e dalla quale non sempre è facile difendersi perché l’acquirente che si rivolge a un concessionario per comprare un’auto usata, pensa di non correre rischi. Ma non sempre, purtroppo, è così: il venditore truffaldino può arrivare persino a fare piccoli lavori alla carrozzeria per nascondere la reale usura del veicolo visto che le dimensioni economiche del fenomeno (che da un’indagine di mercato non riguarda solo l’Italia ma intererssa gran parte dell’Unione europea) sono impressionanti.
IL BUSINESS
I guadagni, per i truffatori, a quanto pare sono molto alti. Nelle auto più vecchie per manomettere il contachilometri analogico a tamburo, si fa girare al contrario la corda che collega l’odometro al differenziale anteriore. Tutto ciò è possibile con un comune trapano. Nelle auto con il contachilometri digitale, per la manomissione dell’odometro basta che un tecnico esperto colleghi un computer con il necessario software alla presa OBD dell’auto e in pochi minuti si scalano i chilometri.

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