Sorrento, il chimico Raffaele Attardi: “Finalmente si comincia a parlare di aprire gli alberghi Covid”

Sorrento. Riportiamo l’interessante post pubblicato dal noto chimico Raffaele Attardi sulla sua pagina Facebook: «Finalmente si comincia a parlare di aprire gli alberghi Covid. È uno dei passaggi utili per mitigare i danni di cui si parlava da tempo e che avevo sinteticamente riassunto come Piano B in un articolo su Agorà. Peccato che sia diventato il piano N, cioè una delle tante cose che si fa alla rinfusa e in ritardo, senza cambiare il Sistema, ma solo perché costretti dalle evidenze. Auguriamoci in ogni modo che sia il primo passo per mettere fine alla confusione, agli isterismi e alle speculazioni.

Siamo quasi a 50.000 morti, in crescita continua e molti si sarebbero potuti evitare potenziando subito, dal primo giorno la prevenzione e l’assistenza territoriali. Contagio o meno non si può andare avanti con un Medico ogni mille abitanti, guardie mediche festive e notturne e 118, servizi slegati fra loro ognuno con contratti e regole diverse e privi in molti casi delle risorse necessarie a contrastare le infezioni. È come mandare i soldati in Russia con le scarpe di cartone.

Ci vuole un sistema di assistenza h24, inserito nel Servizio sanitario nazionale, con una

segreteria centralizzata, capace di accogliere e filtrare le richieste, dare prime informazioni, e pianificare gli interventi. Molte persone ai primi sintomi vanno nel panico e vanno tranquillizzante o assistite subito. E ci vuole un sistema capace di garantire un maggior numero di tamponi, con esito rapido e in grado di effettuare il rintracciamento per bloccare la catena di contagio.

Ci vogliono i covid hotel sia per l’accettazione dei positivi asintomatici, che per accettare quelli in uscita dagli ospedali, che necessitano di ulteriori cure. Gli ospedali non devono essere rifugi sparsi a piene mani sul territorio, perché non sono Santuari dove si effettua ogni tipo di miracolo, ma devono essere una rete progettata per far fronte a esigenze differenziata e questa non deve essere la scusa per lasciare le cose come stanno, anzi per convenzionate nuove strutture, ma l’occasione per proseguire lungo questa strada. Il Sistema Sanitario deve essere ristrutturato basandosi sul principio che la Persona deve venire prima della burocrazia e degli interessi di parte ed è una cosa che va fatta a prescindere dal Covid.

Bisogna evitare di fare le cose un pezzetto alla volta, aggiungendo ogni volta una cosa scollegata dall’altra, senza mai ristrutturare l’intero sistema e lasciando le cose vecchie al loro posto. Se si fa così, non solo aumenteranno i morti, ma anche i costi e le inefficienze. Bisogna cambiare i processi e i burocrati che difendono questo sistema. Questa epidemia ha fatto troppi danni e chi sta al vertice della catena non può rimanere lì. Bisogna uscire più forti da questa crisi, non piani di debiti e di paure e con nuove inefficienze».

post attardi

Commenti

Translate »