Ospedale Vico Equense più attivo di Sorrento, questo si potrebbe accorpare a Sant’Agnello invece dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina

Più informazioni su

Ospedale Vico Equense più attivo di Sorrento, questo si potrebbe accorpare a Sant’Agnello invece dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina  . La riflessione apparsa su facebook di Equa news di Enrico Di Palma è interessante  .Si fa in questi ultimi tempi un gran parlare dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina, che dovrebbe sorgere a Sant’Agnello e il cui progetto prevederebbe tra l’altro anche la realizzazione di una superficie da destinare al decollo e all’atterraggio degli elicotteri del pronto soccorso. Bene, ci vorranno a quanto pare come minimo 65 milioni di euro per costruirlo. Intanto non appare corretto pensare che Sant’Agnello sia il baricentro della Penisola, lo sarebbe solo se si escludesse il territorio di Vico Equense, altrimenti, al massimo il baricentro potrebbe essere Meta… senza tener conto che, se si interrompesse la via di Scutolo per una eventuale caduta massi (cosa frequente), addio pronto soccorso! Già, ma ci sarebbe sempre il famoso elicottero… Non pare pertanto accettabile lo sperpero di circa 65 e più milioni di euro per costruire ex novo un ospedale a Sant’Agnello che finirebbe per servire solo i comuni da Meta a Massalubrense (con un piccolo aiutino da Positano), perché alla fine la popolazione di Vico, con i suoi circa 22.000 abitanti e i circa 1500 posti di albergo, troverebbe più rapido ed efficace rivolgersi al San Leonardo di Castellammare piuttosto che rivolgersi a Sant’Agnello, e quindi verrebbe a cadere l’economicità dell’operazione, per l’insufficienza reale del bacino di utenza, e quindi di produttività. Si enfatizza la massiccia presenza dei turisti a giustificazione dell’ampliamento del bacino di utenza in penisola, funzionale alla richiesta di un unico grande Ospedale. In realtà il numero delle presenze di turisti non può essere aggiunto sommandolo semplicemente al numero di abitanti, perché il turista che sosta 3- 4 gg al massimo e che viene in zona tutt’altro che per curarsi, utilizza le strutture sanitarie al massimo per un’emergenza cardiologica, di pronto soccorso, di chirurgia d’urgenza… emergenze che in totale (tra residenti e turisti) rappresentano circa il 10% sul totale di tutte le prestazioni ospedaliere, quindi è trascurabile il carico di tale flusso turistico su tutte le altre specialità non di emergenza. Il vero problema della Penisola è che Sorrento ha un ospedale insufficiente e dislocato in un posto infelice. Ma allora perché non trasferire semplicemente il presidio ospedaliero di Sorrento nel Mariano Lauro a S. Agnello, previa razionalizzazione e accorpamenti reali (e non funzionali) tra i due plessi di Vico e Sorrento? Perchè sacrificare la cittadinanza e la struttura di Vico Equense che, non dimentichiamolo, è la più nuova? Con una spesa di gran lunga inferiore si potrebbero potenziare i due presidi ospedalieri peninsulari, dotandoli del necessario per renderli strutture di eccellenza, e le attività territoriali prevederle nel S.M della Misericordia a Sorrento, mantenendo e potenziando le sedi del Poliambulatorio di Moiano e Massalubrense. Tanto per la chiarezza, ecco i dati riportati nello studio di fattibilità per l’Ospedale Unico dell’ARIPS, di attività relativi ai 2 plessi ospedalieri di Vico e Sorrento al 2010:
Ospedale De Luca e Rossano Vico Equense
Interventi di chirurgia 931
Interventi di ostetricia 432
Interventi di oculistica 725
Interventi sala parto 1647
Ospedale S.M. della Misericordia di Sorrento
Interventi di chirurgia 407
Interventi di ortopedia 68
Dai dati si evincerebbe che il vero baricentro sarebbe potuto essere Vico Equense, almeno per le branche chirurgiche (le altre non vengono menzionate nello studio dell’ARIPS), sia per la maggiore attrattività verso un bacino di utenza extra peninsulare, sia per il migliore collegamento viario con i maggiori ospedali di riferimento di Napoli e provincia. L’utenza dell’Ospedale di Vico non è solo quella della Penisola Sorrentina, ma è costituita in gran parte da utenti di fuori penisola come Castellammare, Gragnano e dintorni, che utilizzano la struttura di Vico prevalentemente per le branche chirurgiche, in particolare per la ostetricia e ginecologia. Certo un domani questi utenti non si allungherebbero fino a Sant’Agnello… quindi ci sarebbe un rischio di fallimento economico dell’investimento di tanto denaro pubblico nell’Ospedale Unico!!!

Più informazioni su

Commenti

Translate »