OGGI A NAPOLI SI CELEBRA SAN GIUSEPPE MOSCATI. video e foto video

La sua festa liturgica si celebrava il 16 novembre, ma il calendario ecclesiastico del 2001 lo riportò invece al dies natalis del 12 aprile, ma la tradizione napoletana lo ricorda sempre il 16 novembre.  Il medico dei poveri fu canonizzato da papa Giovanni Paolo II, nel 1987, ma ha santificare l’evento è stato papa Francesco , gesuita, che nel 2015 visitò la chiesa del Gesù. Il santuario irradiante per questo culto è quindi la chiesa del Gesù Nuovo a Napoli. Nelle chiede della Penisola, Cattedrale di Sorrento, Parrocchia di Sant’Agnello, San Liborio, non mancano però , quadri e immagini, che testimoniano la devozione dedicata a questo santo medico in Penisola Sorrentina. Gli inviati di Positanonews si sono recati in questo luogo per trasmettervi l’emozione della visita. Nei video e nelle foto, l’intensità storico liturgica.

Generico novembre 2020

Generico novembre 2020
Generico novembre 2020
Generico novembre 2020

dal volume LA CATTEDRALE DI SORRENTO di Cuomo e Ferraiuolo

Segue la cappella di San Giuseppe Moscati, molto venerato a
Sorrento dopo la recente canonizzazione. Il quadro del Santo è
opera dell’artista sorrentino Giuseppe Centro ed è racchiuso in
una fastosa ed artistica cornice di legno scolpito e interamente
dorato del 1800. Sulla destra si nota un quadro del 1700 raffigurante
San Francesco Saverio. Questa cappella anticamente
era di patronato della famiglia Rocco.

la chiesa dei Santi prisco e Agnello  libro di Ferrara e Valcaccia

prima cappella della navata destra

Due ovali su tela
opere di Renato Balsamo realizzate nel 2000
sono collocate della nicchia
destra San Giuseppe Moscati e a sinistra Sant
Rita da Cascia.

 

Giuseppe Moscati  Daniela Mauro raccolta di storie e leggende della penisola Sorrentina.
Questo ammirevole santo era un medico dell’ospedale degli Incurabili, la cui bontà
e generosità lo hanno portato agli onori dell’altare. · .
Ancora la signora G.L racconta che un giorno una signora con un cesto colmo d1
uova bussò all’uscio della sua casa per chiedere un consiglio medico. Sul comodino
del medico troneggiava un’iscrizione “se avete date, se non avete prendete”. Il medico
non si faceva mai pagare la parcella e così fu quella volta. All’evidente malessere
della donna il medico provvide segnandole sulla ricetta una medicina che la donna
avrebbe poi spedito in farmacia. Appena mostrò il foglio al farmacista, questi incredulo
e visibilmente impressionato domandò alla donna da quanto tempo possedeva quella
ricetta. La donna molto turbata invitò il farmacista a rileggere la data confermando
che solo il giorno precedente le era stata rilasciata. Il farmacista, sbalor~ito da quell~
asserzione, spiegò alla donna che gli era impossibile accettare quella ncetta perche
Giuseppe Moscati, il medico che gliela aveva rilasciata, era ~orto diverso ~e~po
prima. La signora sconvolta per quanto appreso, si rese conto d1 essere stata v1s1tata
dal fantasma del famoso medico.

il casale di San Liborio   libro di 

La successiva configurazione che la Cappella doveva aver assunto nel corso degli
anni è evidente dalla mappa catastale ottocentesca dalla quale emerge che,
al preesistente volume unico corrispondente alla navata centrale se ne sarebbero
aggiunti altri tre: verso il vicolo una cappella, oggi dedicata al Sacro Cuore, e
una stanza laterale rispetto all ‘altare, posteriormente invece, uno spazio allungato
dove oggi è posta una parte della sacrestia. La cappella, coperta da una
volta a vela estradossata con pennacchi, presenta, oltre ad un prezioso altare in
legno di fine ‘800, una statua in cartapesta del Sacro Cuore, donata nel 1945,
dal rettore D. Vincenzo Ponti corvo, e due dipinti ad olio: uno raffigurante la beata
Caterina Volpicelli (Maria Gargiulo 2005), ed un altro San Giuseppe Moscati.

 

Giuseppe Moscati. Lettera al consiglio comunale di Napoli. 1919. Archivio P.P. Gesuiti,
Casa del Gesù Nuovo di Napoli.

A tale proposito, riferendosi al secondo dei sei eremi coronesi del
Regno di Napoli, San Giuseppe Moscati già nel 1919 scriveva al
Consiglio Comunale di Napoli che avrebbe discusso il piano regolatore:
“Il delirio collettivo della necessità di case fa rassegnare la cittadinanza
a tutti gli sconci. E tra breve anche la solitudine beata dei
Camaldoli sarà violata, e fin sotto il cenobio lo stormire placido dei
cerri e dei castagni sarà sostituto dal rumore dell’ascensore e dalla orchestrina
di caffè e cinematografi. “3

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