Napoli non chiude il lungomare, ma il sindaco chiede prudenza. Castellammare e Pozzuoli misure più severe

Palazzo San Giacomo non chiude parchi, strade, né aggiunge restrizioni alla viabilità a differenza di quanto avviente in altre città d’Italia e anche della provincia di Napoli. Chiude però la Floridiana, che è di pertinenza della direzione regionale dei musei della Campania. Questo è in sintesi il risultato di una lunga giornata in videoconferenza che ieri pomeriggio ha visto impegnati i membri della Giunta di Palazzo San Giacomo nella riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza. Nelle stesse ore, durante la sua diretta Facebook del venerdì, il presidente della Regione De Luca si era lanciato in un pesante affondo contro «gli amministratori che non hanno alzato un dito per controllare la movida, per mettere ordine, cioè per dare una mano a contenere il contagio», e aveva chiesto «ai sindaci delle principali città di chiudere le zone di possibili assembramenti». Ma da Palazzo San Giacomo non arrivano chiusure. Eppure, il sindaco de Magistris, sempre ieri, aveva scritto una lettera al premier Conte in cui esprimeva «viva preoccupazione per la situazione della sanità pubblica in Campania» e in mattinata durante l’ennesima apparizione televisiva diceva: «Se non si fanno restrizioni più severe sotto il profilo delle relazioni sociali rischiamo da qui a qualche giorno una situazione da default».
LA DECISIONE
Lo scontro sempre più acceso tra sindaco e governatore produce insomma contraddizioni tra la chiusura del polmone verde vomerese e gli altri giardini partenopei a gestione comunale (che restano regolarmente aperti), e produce diversità di vedute sulle strategie di lotta al virus in città. «I nostri parchi comunali sono aperti per chi ha bisogno in questi tempi difficili di aria pulita spiega l’assessore al Verde del Comune Luigi Felaco Chiediamo ovviamente ai cittadini di rispettare responsabilmente tutte le norme previste. Spiace apprendere della chiusura della Floridiana, uno dei pochi polmoni verdi della collina. Resto fiducioso che la direzione regionale musei Campania, che ha a cuore e in gestione il parco e con cui collaboriamo, troverà la giusta soluzione per permettere ai cittadini di godere del parco». Nel mezzo della contesa tra Comune e Regione, c’è lo smarrimento della gente. «Assurdo – dice Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari Ieri mattina gli abitanti del Vomero hanno avuto l’amara sorpresa di trovare i cancelli della Floridiana sbarrati. Chiediamo che si riapra subito».
IL VIA LIBERA
Contrariamente a quanto invocato da De Luca, il Comune ha scelto di non limitare la mobilità sul Lungomare. D’altro canto il sindaco, in una lettera di ieri a Conte, aveva usato toni preoccupati: «Si è perso completamente il controllo dei vari settori che compongono la struttura della difesa della salute dei cittadini. Abbiamo tenuto un importante Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza ha poi aggiunto il sindaco in serata e i passaggi principali sono stati la constatazione da parte di tutti della gravissima pressione che c’è sugli ospedali e in particolare sul 118 con situazioni davvero drammatiche, in alcuni casi di impossibilità a ricevere cura da parte del servizio di emergenza sanitaria. Bisogna fare in modo che strutture ricettive possano ospitare, dietro ristoro da parte degli organi competenti, persone positive asintomatiche o che non hanno più necessità di ricovero. Sulla parte del Dpcm che affida anche ai sindaci la possibilità di chiudere singole strade o aree, ho chiesto alle forze di polizia, anche attraverso il coinvolgimento delle Asl, di verificare se ci sono specifici e circostanziati luoghi in cui persistono situazioni particolari di assembramento in cui è necessario intervenire, perché è evidente che essendo Napoli molto vasta non ha senso chiudere solo una piazza: le persone si riverserebbero altrove, così come è pressoché impossibile chiudere il Lungomare data anche la chiusura della Galleria Vittoria. Si rischierebbero ancor di più assembramenti e situazioni complicate. Pertanto, noi ci atteniamo al Dpcm e al decreto del Ministro della Salute che non individuano Napoli come zona rossa».Ospedale al collasso, ambulanze in coda all’esterno del San Leonardo e un anziano morto di Covid. Castellammare viaggia con un tasso di contagio che va oltre l’1,7% e in attesa che la sua richiesta di zona rossa venga presa in considerazione il sindaco Gaetano Cimmino rompe gli indugi e passa all’azione. Nel giorno in cui il numero totale di positivi tocca quota 830 (ieri 40 nuovi contagiati e 14 guariti) arrivano i primi timidi provvedimenti: mercati sospesi e lungomare accessibile solo in alcune ore del giorno. Insomma, Cimmino sceglie una linea morbida sperando che il contagio possa arrestarsi nei prossimi giorni.
L’IMPENNATA
Le misure sono state spiegate ieri in serata con un video e riguardano soprattutto la villa comunale, che sarà chiusa nei week end per tutta la giornata ad eccezione della fascia oraria che va dalle 5 alle 8,30. In settimana, lungomare e arenile saranno accessibili dalle 5 alle 18. «L’impennata dei contagi ha assunto dimensioni allarmanti e ho deciso pertanto di adottare misure più restrittive per abbassare i numeri impressionanti delle ultime settimane», ha spiegato Cimmino che ha disposto la chiusura anche di tutte le aree gioco e dei mercati. Per quello ortofrutticolo l’accesso è consentito solo agli addetti ai lavori (cancelli chiusi alle 6, vendita interna fino alle 7). Le misure entreranno in vigore domani. «Nel contempo – spiega Cimmino – saranno intensificati i controlli». E nel momento delle difficoltà dall’opposizione arriva una mano tesa al sindaco. «Il San Leonardo è allo stremo. Capisco la preoccupazione di chi ha il diritto dovere di governare un territorio complesso in un momento così difficile. La cosa che non comprendo – scrive Tonino Scala di Leu – è perché si continui nella scelta solitaria, senza coinvolgere nessuno. Come opposizione abbiamo mostrato responsabilità e spirito collaborativo ma il sindaco, ancora una volta, snobba il nostro contributo e preferisce agire da solo».
Il clima pesante che si respira in città è testimonianza del momento difficile che Castellammare sta attraversando, provata dalle restrizioni della pandemia, dalle notizie che arrivano dall’ospedale e anche dalla continue nuove disposizioni sul traffico. Ieri mattina la strada di accesso all’ospedale, il viale Europa, è diventata a tre corsie. Una sorpresa per residenti e commercianti, che si sono ritrovati senza gli stalli destinati alla sosta. Un aspetto secondario in questo momento ma che alimenta altri malumori dopo le urla della piazza contro la decisione di Cimmino di voler chiedere la zona rossa.
MISURE RIGIDE
In provincia sono molti i comuni ad adottare provvedimenti restrittivi. A Bacoli oggi e domani è vietato l’accesso ai luoghi di aggregazione. Un’ordinanza del sindaco Josi Della Ragione dispone la chiusura di spiagge, piste ciclabili, Casina vanvitelliana, Real sito borbonico, colombario, biblioteca pontili di Torregaveta e Marina Grande, piazze e parchi, villa comunale. È consentito solo accedere alle attività commerciali presenti all’interno di tali aree. Sospeso per oggi anche il mercato settimanale.
Misure rigide anche a Pozzuoli. Da oggi al 16 novembre resteranno chiusi il lungomare Pertini, il tratto pedonale che circonda il lago d’Averno, la darsena (limitatamente al perimetro dello specchio d’acqua) e la villetta di Lucrino adiacente alla piscina comunale. Chiusi anche i centri sociali per anziani e tutti gli impianti sportivi pubblici e privati ad eccezione di quelli utilizzati per le attività professionistiche, semi-professionistiche e dilettantistiche di livello nazionale. Ad Acerra, invece, niente tavoli all’esterno dei locali, parchi pubblici consentiti ai minori solo se accompagnati, mercati settimanali sospesi e circolazione vietata nelle maggiori strade fino al 30 novembre.

Fonte Il Mattino

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