Minori: da mercoledì 25 novembre gli alunni dei nidi, delle scuole materne e delle prime elementari tornano in classe. A Reale e alla Bottone i nostri complimenti

Minori: da mercoledì 25 novembre gli alunni dei nidi, delle scuole materne e delle prime elementari tornano in classe. La cittadina della Costiera amalfitana si è organizzata già dopo l’estate per il ritorno dopo il Coronavirus Covid-19, Positanonews fece un’intervista in esclusiva alla Bottone, delegata della cittadina della Costa d’Amalfi dal sindaco Andrea Reale .

Sulla scorta di una attenta valutazione dell’andamento epidemiologico sul territorio comunale, l’Amministrazione di Minori ha deliberato di non adottare misure restrittive rispetto a quanto deciso dall’Unità di Crisi regionale circa la riapertura delle scuole. Da mercoledì 25 novembre, pertanto, torneranno in classe gli alunni dei nidi, della scuola materna e della prima classe delle elementari, in un contesto scolastico rispetto al quale la Dirigente Prof.ssa Ferrigno ha garantito l’attuazione di tutte le misure di sicurezza previste. Naturalmente una scuola sicura richiede la collaborazione di tutte le sue componenti, per cui si sottolinea ancora una volta l’importanza del rispetto delle regole sanitarie, ricordando anche che alunni e familiari possono effettuare gratuitamente su base volontaria il tampone di screening.

Ripetiamo che noi di Positanonews, in condizioni di sicurezza, è per il ritorno a scuola. E’ un vero disastro socio-culturale quello che sta avvenendo in particolare in Campania e da Napoli a Salerno la situazione scolastica è disastrosa, e comporta danni anche direttamente sulle famiglie bloccate con i figli a casa, aumentando il divario fra le classi abbienti e quelle meno, a cominciare dai computer, dalle connessioni e dagli spazi,  i bambini da soli a casa senza i genitori che sono costretti a lavorare per vivere come fanno, chi vive in una sola stanza con i familiari  come fa a studiare bene? Purtroppo quando si ragione si ragiona solo sui propri parametri , mentre bisogna guardare alle fasce più deboli, come diceva anche don Bosco e don Lorenzo Milani, nessuno deve essere lasciato indietro.