Massa Lubrense: il giallo dei migranti. “Troppo pochi e su una rotta anomala”

Massa Lubrense. Torniamo di nuovo su uno degli argomenti più discussi degli ultimi giorni. Ha i contorni del mistero lo sbarco dei sedici migranti arrivati sulla spiaggia di Ieranto nel tardo pomeriggio di martedì. Un evento insolito per la Campania perché le rotte dei trafficanti generalmente non si spingono mai oltre le coste della Basilicata e della Calabria, ma non è questa l’unica anomalia di questa vicenda sulla quale hanno puntato i fari congiuntamente carabinieri, Squadra mobile della polizia e Comparto Antiterrorismo. Ancora molti sono gli interrogativi che gli inquirenti proveranno a chiarire a partire da oggi, interrogando il gruppetto. Prima di procedere era infatti necessario attendere l’esito dei tamponi ai quali i 16 sono stati sottoposti ieri mattina: i risultati, tutti negativi, sono arrivati ieri sera.

Dice Il Mattino, le prime «interviste» – come sono definite in gergo le audizioni dei migranti – cominceranno quindi questa mattina da parte dei funzionari dell’ufficio immigrazione della questura di Napoli. Al momento gli sbarcati 14 uomini e due donne – hanno dichiarato, attraverso l’unico che tra loro si esprime in un inglese stentato, di essere iracheni di etnia curda e iraniani. Anche la scorsa notte, come quella successiva allo sbarco, hanno pernottato nella Sala delle Sirene del Comune di Massa Lubrense dove sono state allestite brandine e distribuite coperte, mentre da stamattina cominceranno i trasferimenti verso centri d’accoglienza dedicati.

Nessuno ha visto i migranti al momento dello sbarco e nonostante le ricerche compiute successivamente dalle motovedette della Capitaneria nel tratto tra Capri e Sorrento non sono state ancora individuate le imbarcazioni che avrebbero condotto gli stranieri fino a Ieranto. Il primo ad avvistare i migranti nella località di Marina del Cantone, mentre i sedici intraprendevano l’impervio sentiero che conduce a Nerano, è stato un cittadino che ha poi subito allertato i carabinieri. Due le principali anomalie riscontrate: il luogo di sbarco e il numero esiguo di migranti coinvolti. Il fenomeno dei micro-sbarchi o, come sono definiti in gergo, degli «sbarchi fantasma» è molto ben conosciuto dagli uomini della Squadra mobile della polizia. Generalmente questo tipo di tratte con immigrati provenienti dal Medio Oriente ha origine in Turchia e, per giungere in Italia, sono utilizzate delle barche a vela che sfuggono più facilmente ai controlli. Dalle prime informazioni sembrerebbe che i migranti erano su due scafi, ma il dato andrà suffragato dai prossimi interrogatori.

Di solito le imbarcazioni che arrivano dalla Turchia vengono riempite con almeno 30 persone: nasce così il dubbio degli inquirenti che qualcuno dei migranti possa essere riuscito a dileguarsi ed essere sfuggito ai soccorsi attivati dopo la segnalazione. L’altra ipotesi non essendo ancora state rinvenute le imbarcazioni è che lo sbarco effettuato a Ieranto sia stata soltanto una tappa fra altre e che altri micro-sbarchi siano avvenuti, non rintracciati, in altri punti della costa. I trafficanti, per garantire ai migranti di arrivare in Italia senza essere schedati, sono soliti anche fare più tappe e diversificare gli sbarchi in modo da sfuggire ai controlli e destare meno attenzione. Al momento si tratta di ipotesi che saranno approfondite nel corso delle audizioni alle quali saranno sottoposti i migranti. Aspetti che interessano da vicino anche i comparti dell’Antiterrorismo che dovranno verificare con attenzione i motivi dell’arrivo in Italia degli stranieri in un momento in cui l’allerta, anche nel nostro Paese, è molto alta su questo fronte dopo i recenti attentati in Austria e Francia.

I viaggi dalla Turchia all’Italia sono una rotta alternativa a quelle dalla Libia o dalla Tunisia. Le traversate in barca a vela durano circa cinque o sei giorni e come scafisti sono solitamente utilizzati cittadini dell’Est Europa. Il costo della tratta pagato alle organizzazioni va dai 5 ai 6mila euro a persona: risparmi di una vita. Alcuni dei migranti arrivati ieri avrebbero dichiarato di voler raggiungere i propri connazionali in Inghilterra. Ora faranno tutti probabilmente richiesta d’asilo

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