Maradona in eterno nella memoria di popoli interi. Indifferenza per chi infanga il suo nome!  

E l’indifferenza accompagnerà –da oggi in poi- le parole che verranno proferite in modo irriguardoso –nei confronti di Diego Armando Maradona – da parte di coloro che –per eventuali benefici personali o per altro- tentano inutilmente di anteporre la propria persona a colui che ha fatto vivere momenti di gioia, serenità e fiducia per un futuro migliore, a livello sportivo e sociale, a popoli interi

La memoria del più grande calciatore di tutti i tempi,  dopo la sua recentissima scomparsa, è stata omaggiata dal Mondo intero con manifestazioni di amore, che hanno asssunto un particolare significato in Argentina ed a Napoli. Centinaia di migliaia di persone hanno reso l’ultimo saluto al Pibe de Oro nella camera ardente allestita all’interno della Casa Rosada a Buonos Aires ed in vari quartieri Napoli, oltre che fuori allo stadio San Paolo, struttura che presto cambierà nome e verrà intitolata a Diego Armando Maradona.

Vi è tanta commozione in tutti i Continenti per la perdita di un calciatore unico ed  ineguagliabile. Dolore e cordoglio ai Quartieri spagnoli di Napoli. Fumogeni, sciarpe e bandiere davanti al maxi murale dedicato all’argentino. Cori e applausi per Diego dai tifosi.

Diego, aveva ricevuto vari riconoscimenti anche  a livello umano. In molti, hanno ricordato la valenza di un uomo che, in vita, ha dimostrato di possedere molti valori, in primis generosità e piena disponibilità verso tutti coloro che avevano bisogno di aiuto.

Amato anche da tutti i calciatori per la sua correttezza sui rettangoli di gioco ed il rispetto che manifestava verso i colleghi di uno Sport che, con il suo avvento ad altissimo livello nel campionati argentino, spagnolo ed italiano, aveva raggiunto livelli di massima popolarità.

In Argentina ed a Napoli, Diego, era indicato come simbolo ed eroe dello Sport. Maradona incarnò perfettamente questo spirito per le sue umili origini e la bassa condizione sociale che lo ha accompagnato in giovanissima età. Da ricordare il suo schierarsi contro i ‘’poteri forti’’. I napoletani lo videro come un rappresentante degli ‘’oppressi’’ del Sud Italia che lottava contro lo ‘’strapotere’’ delle squadre del Nord. Numerose furono anche le ‘’battaglie’’ contro i ‘’poteri forti’’ come la FIFA –ed il suo presidente Havelange-, e la AFA presieduta da Gradona.

Nato povero, i molteplici guadagni derivanti dalle sue grandi gesta sportive, non gli fecero perdere l’umiltà per potersi adoperare nel sociale con molte opere di beneficenza. Il continuo relazionarsi ed interagire con tutto il popolo napoletano a qualsiasi livello di estrazione sociale, procurò al Pibe de Oro alcuni problemi. La fama raggiunta lo aveva condannato ad esprimersi e comportarsi come un mito che accetta la frequentazione di vari ‘personaggi’ alcuni dei quali intenti  a coinvolgerlo in situazioni particolarmente pericolose.

Lele Adani, ex difensore, si è così espresso su Diego: “Maradona non lo fermate, potete parlarne bene o male ma non lo avete mai fermato. Ha fatto 60 anni come ha voluto senza negoziare nulla. Questo resta. I detrattori si pubblicizzano per dire cose diverse, ma l’amore di Maradona nel mondo vi spazza via”.

Alcune considerazioni, comunque vanno fatte per le inopportune, insensate ed ingiustificate opinioni che alcuni personaggi pubblici italiani hanno espresso nei confronti di Diego.

Le critiche possono essere giuste o ingiuste, costruttive o distruttive. Chi le proferisce dovrebbe essere guidato dall’imparzialità, chi le riceve da un atteggiamento di sano confronto, che in questo caso non può avvenire per la scomparsa di Diego. Tuttavia, spesso, esse sono viste in accezione negativa, scaturendo da bocche rancorose, rabbiose e spinte da tornaconti personali.

Ma quale atteggiamento tenere innanzi a un biasimo? Se costruttivo va ascoltato e riflettuto. Se distruttivo in molti optano per l’indifferenza, così da non lasciarsi nemmeno lambire da rimproveri infondati rivolti – in questo caso- alla memoria di una persona umana.

E l’indifferenza accompagnerà –da oggi in poi- le parole che verranno proferite in modo irriguardoso –nei confronti di Diego- da parte di coloro che –per eventuali benefici personali o per altro- tentano inutilmente di anteporre la propria persona a colui che ha fatto vivere momenti di gioia, serenità e fiducia per un futuro migliore. a livello sportivo e sociale. a popoli interi.

Vincenzo Vitiello

 

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