L’omofobia sarà reato? La legge passa al Senato, proteste dal centrodestra

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L’aula della Camera – con 265 si’, 193 no e un astenuto- ha approvato il testo unificato delle proposte di legge di contrasto alla violenza e la discriminazione per motivi legati alla transomofobia, alla misoginia e alla disabilità. Il testo, che prende il nome dal relatore Alessandro Zan (Pd), originariamente conteneva misure di prevenzione e contrasto solo per per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Durante l’esame in Assemblea le maggiori tutele sono state estese alla disabilità, con il consenso del centrodestra.

Le opposizioni – come scrive Repubblica – hanno però fortemente contrastato l’approvazione dell’articolato che ora passa, in seconda lettura, all’esame del Senato. Per il centrodestra si tratta di una legge “liberticida” che introduce il “reato di opinione” sulle questioni legate al sesso e al genere. A titolo personale, in dissenso dal gruppo FI, hanno votato sì le deputate azzurre Giusi BartolozziRenata PolveriniStefania Prestigiacomo e i colleghi Elio Vito e Matteo PeregoEdmondo Cirielli (Fdi) ha annunciato: “Quando vinceremo le elezioni sarà la prima legge che abrogheremo”. Protesta dai banchi delle minoranza al momento dell’approvazione al grido ‘Libertà, libertà”, mostrando alcuni bavagli.

Questi i punti cardine del provvedimento:

  • Omofobia è reato penale: la legge modifica la cosiddetta Legge Mancino (“Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa”) e, quindi, l’articolo 604 bis del codice penale, aggiungendo tra i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, punibili con la detenzione, anche gli atti di violenza o incitamento alla violenza e alla discriminazione “fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità”.

  • Punite anche discriminazioni contro disabili: inserita durante l’esame in Aula, la modifica al testo inserisce tra i reati di discriminazione anche quelli commessi contro i disabili.

  • Fino a 6 anni di carcere: il reato di omofobia è punito, come gli altri reati di discriminazione, in base all’articolo 604 bis del codice penale, con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro per chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi oppure fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere e sulla disabilità; è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi oppure fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere e sulla disabilità. Inoltre, la legge modifica anche l’articolo 604 ter del codice penale, relativo alle circostanze aggravanti, aggiungendo anche l’omofobia e la disabilità tra i reati la cui pena è aumentata fino alla metà. La legge modifica anche l’articolo 90 quater del codice di procedura penale, relativo alle condizioni di particolare vulnerabilità: le vittime di un reato di discriminazione godono di particolari tutele e protezioni durante il processo.

  • In tutte le scuole – comprese elementari e medie – potranno svolgersi iniziative educative “contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia”. Prevista anche la giornata nazionale contro l’omofobia (prevista per il 17 maggio).

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