Le ‘Città dell’Acqua’ sulle Coste d’Amalfi e Venezia. Valori, immagine, progetto. Convegno ad Amalfi in webinar foto

Convegno di Studi  sul tema  Le ‘Città dell’Acqua’ sulle Coste d’Amalfi e Venezia.Valori, immagine, progetto
Il Convegno si terrà in modalità On-Line Venerdì 27 novembre 2020  ore 9.00-13.00.
Per partecipare inviare una mail a: info@centrodiculturaestoriaamalfitana.it entro le ore 18.00 del 26 novembre e e sarà comunicato il link diretto.
PROGRAMMA
Ore 9.00
Indirizzi di saluto – Introduzione ai lavori
Giovanni CAMELIA
Centro di Cultura e Storia Amalfitana
Ore 9.15 – Prolusione
Hidenobu JINNAI, LORDE – Hosei University di Tokyo
I ventennali risultati di un progetto di ricerca:
dal centro storico di Amalfi alla Costiera Amalfitana
Ore 9.45 – Interventi sul tema
Paesaggio: valori, risorse, patrimoni culturali ‘a rischio’, i nuovi scenari del secolo XXI
Matteo DARIO PAOLUCCI, Hosei University di Tokyo
Prospettive di tutela, valorizzazione e conservazione del paesaggio urbano e rurale
Eriberto EULISSE, Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua Onlus di Venezia
Dal museo digitale ed esteso del Water Museum of Venice alla Rete Mondiale UNESCO dei Musei dell’Acqua
Giorgio GIANIGHIAN, International Research Centre for Architectural Heritage Conservation a Shanghai Jiao Tong University (SJTU)
Un altro aspetto da considerare nell’impiego delle barriere mobili del Mo.S.E. per la protezione del patrimonio edilizio di Venezia e Laguna
Interventi sul tema
Studi e progetti di salvaguardia architettonico – paesaggistici, lo stato dei lavori
Luigi DE FALCO, Italia Nostra
La tutela del paesaggio della Costiera Amalfitana, nel vigente Piano paesaggistico (PUT) e nella proposta di Piano di Gestione del Sito UNESCO
Francesco SANTORO, Associazione Italiana Architettura del Paesaggio
La cultura del paesaggio nel territorio: progettazione, ricerca, formazione, aggiornamento professionale
Vincenzo SEBASTIANO, Sezione “Italia Nostra” di Salerno
Paesaggio e terrazzamenti in Costiera Amalfitana: catalogazione e schedatura del sistema per evitare l’abbandono ed i rischi idrogeologici
Annarita AVERSA, Architetti e Artigiani Anonimi di Amalfi – Milano
Il progetto ‘Vademecum Costa d’Amalfi’ per la salvaguardia dei beni architettonico – paesaggistici del territorio: fattibilità e valenze
Ore 12.00 – Dibattito
Coordinato da
Matteo DARIO PAOLUCCI
La salvaguardia del paesaggio urbano e rurale della Costiera amalfitana (Estratto dal rapporto di studio preliminare per la preparazione del Convegno – Arch. Prof. Giuseppe Fiengo)
I rilevanti aspetti del paesaggio urbano e rurale della Costiera amalfitana, sono rappresentati, come si è già sottolineato, dai terrazzamenti del suolo, diffusi soprattutto lungo i versanti marittimi del territorio, e dal verde, la cui integrità è da considerare fondamentale ai fini della salvaguardia dei locali aspetti paesistici.
Ma, oltre all’edilizia tradizionale ed ai pergolati, di viti e limoni, i terrazzamenti ospitano un’altra preziosa componente, insieme archeologica e paesistica: i ruderi di vecchie fabbriche, prevalentemente riferibili, quanto alla datazione, all’arco temporale che va dal tempo del Ducato al tardo XVII secolo.
Il patrimonio paesaggistico della Costiera non è adeguatamente
protetto o non lo è affatto, anche perché non ne sussiste tuttora un completo inventario, mancando, in particolare, quello delle case a volta medievali e moderne, con la sola eccezione delle frazioni di Amalfi. Eppure, oltre al valore archeologico e ambientale dei singoli episodi, essi, se considerati nel loro insieme, costituiscono, nonostante le gravi rimozioni subite, una caratteristica e qualificata peculiarità del paesaggio.
In virtù delle ragioni sopra esposte, le case a volta, aggruppate o sparse, i ruderi delle stesse e di strutture fortificate, chiese, cappelle, complessi monastici, palazzi patrizi, insediamenti rupestri e fabbriche pre-industriali, medievali e moderni, unitamente alle colture tradizionali dei terrazzamenti ed ai terrazzamenti
stessi, devono essere oggetto, con la qualifica della Costiera Amalfitana di “patrimonio dell’umanità”, di non più differibili censimenti e di rigorosa tutela.

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