IL MISTER DELLA NAZIONALE ALBERICO EVANI CURRICULUM E CARRIERA

Giocatore

Apprezzato per la sua professionalità, era un esterno concreto e poco appariscente, capace di giocare anche come centrale di centrocampo[2][3][4] o come terzino sinistro.[5]

Evani al Milan nel 1983

Cresciuto nel settore giovanile della Massese, approda nella società rossonera a 14 anni. Ha debuttato come terzino sinistro il 21 giugno 1981 nell’ultima partita del campionato di Serie B contro il Pescara. Pochi mesi dopo, l’11 ottobre 1981, fa il suo esordio nella massima serie nella partita contro il Bologna, venendo schierato con regolarità nelle ultime giornate del campionato, chiusosi con la retrocessione della squadra rossonera in Serie B.

Fra i cadetti, nel 1982-1983, disputa 35 partite, mettendo a segno il primo gol in maglia rossonera il 2 ottobre 1983 in una partita casalinga contro il Catania, nella quale è autore di una doppietta[6]. L’esordio europeo è datato 18 settembre 1985, in una trasferta di Coppa UEFA contro i francesi dell’Auxerre[7]. In seguito è sempre stato titolare della squadra (stagione 1986-87 a parte causa infortunio), anche se ha modificato il suo ruolo da terzino a centrocampista di fascia sinistra con l’arrivo dell’allenatore Arrigo Sacchi e con l’esordio nel suo precedente ruolo di Paolo Maldini.[5]

A cavallo fra gli anni 1980 e 1990 si rivelerà tra i protagonisti dei successi del Milan,[8] vincendo lo scudetto del 1987-1988 e le due successive Coppe dei Campioni (1989 e 1990), nonché due Coppe Intercontinentali. Nella prima delle due Coppe Intercontinentali segnò su punizione il gol decisivo contro i colombiani dell’Atlético Nacional di Medellín all’ultimo minuto dei tempi supplementari, e fu premiato al termine della gara come miglior giocatore della finale[9]. Fu anche l’artefice del successo in Supercoppa europea contro il Barcellona[10], andando a segno nuovamente su punizione, come nella sfida di Tokyo contro i colombiani.

Con l’avvento di Fabio Capello sulla panchina del Milan si è adattato anche a giocare in posizione centrale di centrocampo, vincendo altri due scudetti, nel 1991-1992 e nel 1992-1993, pur scendendo in campo meno frequentemente rispetto agli anni precedenti.

Evani in azione alla Sampdoria nel 1993

Nel 1993 è passato alla Sampdoria, dove è rimasto quattro stagioni. Il 20 aprile del 1994 mette a segno su rigore uno dei gol con cui la squadra blucerchiata batte l’Ancona per 6-1 nella finale della Coppa Italia[11]. Nella stagione successiva un suo errore decisivo dal dischetto, proprio contro il Milan, contribuirà alla sconfitta della squadra genovese nella finale della Supercoppa italiana[12]. Evani ha poi chiuso la carriera nel 1997-1998 vestendo da settembre a dicembre la maglia della Reggiana in Serie B e poi, fino al 30 giugno 1998, quella della Carrarese in Serie C1.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Ha esordito in nazionale il 21 dicembre 1991, durante la gestione di Arrigo Sacchi nella gara contro Cipro terminata con il punteggio di 2-0[13].

Il posto da titolare acquisito dopo la cessione alla Sampdoria nel 1993 ha consentito ad Evani di essere convocato per il Mondiale 1994, concluso al secondo posto dalla nazionale italiana. Nella competizione scese in campo solo due volte: dopo il primo tempo della gara con l’Irlanda, fu costretto da uno stiramento a saltare numerose gare[14] e rientrò solo nella finale contro il Brasile, nella quale giocò i supplementari. La partita finì con i tiri di rigore, nel corso dei quali lo stesso Evani mise a segno il proprio tentativo.

Disputò l’ultima partita in azzurro nell’ottobre dello stesso anno, contro l’Estonia.

Allenatore

Evani ha allenato gli Allievi Nazionali del Milan a partire dalla stagione 2004-2005[1]; con questa squadra il 9 giugno 2007 ha vinto il titolo di campione d’Italia battendo in finale il Genoa per 4-0.[15] Evani ha allenato anche la formazione Primavera del Milan.[16]

Il 26 giugno 2009 ha firmato un contratto con il San Marino,[17] ma viene esonerato il 27 aprile 2010 lasciando la squadra, a due giornate dalla fine del campionato, seconda in classifica.[18]

Il 1º luglio 2010 diventa viceallenatore dell’Under-19, mentre il 1º agosto dello stesso anno assume inoltre l’incarico di selezionatore dell’Under-18. Il 25 luglio 2011 diventa anche selezionatore dell’Under-19.[19]

Il 6 agosto 2013 viene promosso come selezionatore dell’Under-20.[20] Partecipa ai Mondiale Under-20 del 2017 in Corea del Sud dove viene eliminato in semifinale dall’Inghilterra e vince ai tiri di rigore la finale per il 3º e 4º posto contro Uruguay.

Il 4 agosto 2017 passa nello staff della Nazionale maggiore come assistente di Gian Piero Ventura in sostituzione del dimissionario Paolo Vanoli.[21] Il 6 febbraio 2018 viene nominato commissario tecnico ad interim dell’Under 21 per le amichevoli contro Norvegia e Serbia di marzo, sostituendo Luigi Di Biagio impegnato nel ruolo di traghettatore della nazionale maggiore.[22]

Il 14 maggio 2018 torna nello staff della Nazionale nel ruolo di assistente del nuovo CT Roberto Mancini, già suo compagno alla Sampdoria dal 1993 al 1997. Nel novembre del 2020 dirige gli Azzurri per tre partite, a causa dell’assenza di Mancini causata dalla positività dell’allenatore marchigiano al COVID-19.[23]

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