FAITO. 65 ANNI FA LA TRAGEDIA AEREA foto

Il 6 settembre 1955, esattamente 65 anni fa, un elicottero del primissimo nucleo della componente aerea dei Vigili del Fuoco, in una missione di soccorso su Monte Faito, precipita e muoiono il  SottoTenenete Medico Giorgi Nicola e il Sergente Pilota Pol Michelangelo. Faito come luogo di svago, come luogo di archeologia industriale, come polmone verde, ma anche come luogo di sofferenza .In loro memoria fu eretto un monumento con recinto visibile a tutti e ben tenuto, che domina la profonda valle a strapiombo e sospeso tra cielo e terra. Esso si trova giusto dietro al centro sportivo , sulle pendici dietro le piscine. Non è un posto di passaggio, vi si va appositamente. Tra l’altro oggi viene a trovarsi nella parte più sofferta del Faito, in seguito all’incendio di due estati fa, si vedono grandi tronchi bruciacchiati abbattuti e alberi scarnificati, che forse supereranno con gli anni la botta di fuoco, è un paesaggio deprimente sotto l’aspetto naturalistico. Il monumento è indenne dal rovinio della foresta, perché è recintato e perimetrato  con spazio. Con grande duolo dobbiamo dire che non è segnato su alcuna mappa o carta turistica, le indicazioni sono affidate alla memoria delle  persone del luogo.

Generico novembre 2020

La tragedia fu duplice perchè non solo causò la morte dei due militari, ma fece chiudere il nucleo di componente aerea a Napoli e mai più riaperto. Oggi abbiamo mezzi aerei dei vigili del fuoco in tante città, ma non a Napoli in segno del tragico destino.

 

Cippo al S. Ten. Giorgi Nicola – Vico Equense

Cippo commemorativo, eretto sul Monte Faito a ricordo del S.Ten. Medico Giorgi Nicola, insignito di Medaglia d’Argento al Valore Aeronautico, e del Serg. Pilota Pol Michelangelo, deceduti il 6 settembre 1955 a seguito di incidente di volo; il cippo è realizzato con calcestruzzo cementizio ricoperto da lastre di travertino e marmi di diverso tipo; è ubicato in un’area boschiva, nei pressi di una scarpata, racchiuso da una recinzione costituita da pilastrini in pietra vesuviana e mattoni comuni.

Il Cippo, costruito dal Distaccamento Direzione Demanio 2^ R.A., Direzione Lavori di Napoli, è ubicato alle spalle di un Centro Sportivo sito sul Monte Faito a quota 960 mt. s.l.m.. Tale area non è raggiungibile attraverso strada o sentiero ma solo attraversando un’area boschiva. (Cippo alla data del 27 ottobre 2014).

Sin dal 1947 si iniziò ad ipotizzare l’impiego nei Vigili del Fuoco  dell’elicottero come mezzo aereo per il soccorso. A dover di cronaca i vigili del fuoco si erano già serviti di un elicottero,  nel 1951 durante l’alluvione del Polesine quando due ufficiali ingegneri del Corpo,  insieme al Direttore Generale dei servizi Antincendi, effettuarono dei voli di ricognizione  a bordo di due elicotteri S-55 , messi a disposizione dei Vigili del Fuoco dal Comando del VI Flotta USA. Si crearono cosi i presupposti ideali per l’introduzione del mezzo aereo nel Corpo .  Nel Giugno del 1954  finalmente un primo gruppo di 4 ufficiali e otto specialisti giunse presso l’Agusta , per l’addestramento . I Vigili del Fuoco   riuscirono anche ad ottenere dal registro Nazionale Aeronautico  l’immatricolazione civile  dedicata ai  tre nuovi elicotteri Agusta Bell AB 47G in arrivo ,queste corrispondevano alle città sede dei Corpi VV.F. dove furono costituiti i primi Nuclei Provinciali, Roma, Modena e Napoli (I-VFRO,VFMO,VFNA), nel 1955 con l’arrivo di altri elicotteri dello stesso tipo si inaugurò il Nucleo di Milano dislocato sull’aeroporto Forlanini di Linate , nello stesso anno fu chiuso il Nucleo di Napoli  dopo un tragico incidente dove persero la vita i due membri dell’equipaggio mentre stavano effettuando  con il loro AB 47G un volo di soccorso sul Monte Faito. Ebbe cosi inizio la storia della Componente Aerea dei Vigili del Fuoco che oggi e composta da 12 reparti di volo Roma ,Torino,Varese,Venezia,Bologna,Genova,Arezzo,Pescara,Salerno,Bari,Catania, e Sassari sparsi su tutto il territorio nazionale e con una flotta di elicotteri dei modelli  Agusta Bell AB 206 “Jet Ranger III” , Agusta Bell AB 412 delle versioni SP ed EP , Agusta A.109E “Power” e velivoli Piaggio P.180 Avanti, oltre alla flotta nazionale dei velivoli antincendio Canadair CL-415 gestiti dalla Inaer Aviation Italia Spa.

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