Covid-19 da Sorrento a Castellammare: lotta per i posti letto negli ospedali

E’ guerra per i posti letto per il Covid-19 negli ospedali. Dopo i tanti ritardi, gli infiniti disagi patiti dai malati e dal personale medico, apre finalmente il reparto Covid dell’ospedale di Sorrento. La nuova unità si trova nei locali che tradizionalmente ospitano il reparto di Chirurgia ed è stata attivata per fare fronte a questo periodo di enormi difficoltà. Una decisione che ha permesso di rendere nuovamente e pienamente operativo il Pronto soccorso. Ecco cosa scrivono Fiorangela d’Amora e Massimiliano D’Esposito per Il Mattino.

«Ho incontrato il direttore sanitario, Giuseppe Lombardi, insieme a medici ed infermieri in prima linea contro l’emergenza commenta il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola -. I loro racconti e quanto hanno affrontato e stanno ancora affrontando devono spingere a riflettere, la situazione è seria e non ammette leggerezze». Al momento l’ospedale ospita «12 pazienti Covid positivi in Astanteria e 6 in Rianimazione che aspettano di essere trasferiti», spiega il sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino, che è anche cardiologo in servizio proprio al Santa Maria della Misericordia.Nel frattempo, gli addetti alle pulizie degli ospedali di Sorrento e Vico Equense aderenti all’Ulssa (10 operatori su 30 totali) hanno proclamato lo stato di agitazione perché la ditta per la quale lavorano, la Fulgente, non avrebbe fornito loro i dispositivi di protezione personale e le divise da lavoro. «Lamentiamo – spiega il segretario Luigi Riccardi – anche la mancata informativa e condivisione del Piano di prevenzione del contagio da Covid-19».

Al San Leonardo di Castellammare, dopo la decisione di accorpare i reparti e lasciare l’ala nuova dell’ospedale al ricovero dei positivi, ieri la riunione tra dirigenza e sindacati ha stabilito le modalità di impiego del personale. I sindacati hanno chiesto che sia coinvolto, a turno, tutto il personale ospedaliero. Lo spostamento avverrà prima su base volontaria, poi si passerà agli ordini di servizio della direzione. «Abbiamo chiesto che venga corrisposto un riconoscimento economico a chi opera nei reparti covid e abbiamo sollecitato l’arrivo dei 64 nuovi infermieri che sarebbero dovuti entrare in servizio già a inizio ottobre – spiega Antonio Cascone, segretario della Fsi -. A volte si lavora come non fossimo in emergenza». Intanto da domani dovrebbero essere disponibili nuovi venti posti letto. «Le strutture sono pronte – aveva annunciato la Santarpia – stiamo organizzando il personale». Tutto sembra definito, anche se continua incessante la coda di ambulanze nel parcheggio dell’ospedale. In città tuttavia c’è chi ignora il lockdown facendo lunghe passeggiate in villa comunale. «Siamo in zona rossa – attacca Andrea di Martino di Italia Viva – e non è un segno di rispetto per tutte quelle attività che sono state costrette a chiudere». L’opposizione chiede al sindaco di rivedere gli orari di apertura del lungomare.

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