Con il Ristori ter in arrivo buoni spesa Covid novembre 2020: tempi e requisiti

In arrivo con il Ristori ter altri 400 milioni per sostenere le famiglie maggiormente in difficoltà attraverso l’erogazione di buoni spesa e generi di prima necessità: lo speciale fondo, già messo in pista durante la prima ondata del virus, verrà gestito anche questa volta dai Comuni e il meccanismo di erogazione sarà lo stesso a quanto si è appreso finora.

Bonus spesa Covid, i tempi di erogazione
Riporta Il Mattino: sulle tempistiche si legge nella bozza del testo che verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale che al fine di consentire ai Comuni l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare è istituito nello stato di previsione del ministero dell’Interno un fondo di 400 milioni di euro da erogare a ciascun Comune entro 7 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto legge. Alla fine di marzo il governo aveva autorizzato per la prima volta lo stanziamento di 400 milioni di euro per aiutare con i buoni spesa le famiglie senza reddito a causa del lockdown e secondo i calcoli dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, la misura ha raggiunto oltre 4 milioni di persone. Già all’inizio di dicembre i Comuni saranno in condizione di distribuire i nuovi aiuti alle famiglie e a quanti si trovano in difficoltà in ragione della pandemia.

Per il presidente della commissione Politiche dell’Unione europea del Senato, Dario Stefàno, si tratta di una risposta puntuale e precisa all’invito fatto al governo di provvedere a rifinanziare, nel più breve tempo possibile, una misura che aveva già manifestato la sua forte efficacia nella scorsa primavera.

I requisiti
Ma chi ha diritto ai buoni spesa? Spetterà all’Ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune individuare la platea dei beneficiari selezionando quelli più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica e in maggiore stato di bisogno. Gli importi varieranno in base al Comune di appartenenza: a Roma durante la prima ondata sono arrivati a valere fino a 500 euro per le famiglie composte da 5 o più persone. I buoni spesa potranno essere utilizzati per l’acquisto di generi alimentari nei negozi indicati in un elenco pubblicato dai Comuni sui propri siti.

Attenzione però ai furbetti: in migliaia hanno ottenuto indebitamente il beneficio in precedenza dichiarando di trovarsi in condizioni di difficoltà economica tali da non consentire nemmeno il minimale approvvigionamento di generi alimentari anche se non era vero.

Commenti

Translate »