Cava de’ Tirreni. Vandali al cimitero, defunti oltraggiati: distrutti vasi e aiuole, rubano ornamenti e lumini. I cittadini: «Terra di nessuno, il Comune intervenga»

Vandali al cimitero, defunti oltraggiati. Distruggono vasi e aiuole e rubano gli ornamenti e perfino i lumini. I cittadini: «Terra di nessuno, il Comune intervenga»

Atti vandalici e furti al civico cimitero: prese di mire anche i vasi portafiori e le aiuole. Si aggiungono così nuovi episodi alla lunga lista di profanazioni ai danni del camposanto metelliano di via Ugo Foscolo e tra i cittadini. frequentatori abituali del cimitero per rendere omaggio ai propri cari defunti, comincia a diffondersi un senso di inquietudine e insofferenza dovuto non solo ai continui atti vandalici ma soprattutto di fronte alla mancanza di controlli e di un impianto di sorveglianza adeguato che possa scongiurare in maniera definitiva i responsabili dal continuare a perpetrare danni alle tombe. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il rinvenimento da parte di una cittadina, nei giorni scorsi, di alcuni contenitori di fiori e piantine lasciati completamente vuoti a parte il terriccio.

Si tratta solo dell’ultimo episodio increscioso che va a completare la lunga lista di atti analoghi che continuano a ripetersi impuniti nel corso degli anni. Appena un mese fa si era verificata una vera e propria caccia al ladro nei confronti di una donna che era stata vista sottrarre i fiori da una tomba; non sono mancati poi i furti di contenitori in rame probabilmente rivenduti e l’episodio increscioso ad ottobre del 2018 del furto di giocattoli dalla tomba di un bambino. A salvarsi dalla razzia, in sostanza, solo i fiori finti. «Ogni volta che vado al cimitero una sorpresa – racconta Paola Armenante – , e quando chiedi spiegazioni ai custodi all’ingresso ti rispondono mortificati, giustamente non sanno nemmeno loro come fare». Carlo D’Elia aggiunge: «Già il periodo non è facile, per la pandemia non ho potuto assistere alla sepoltura di mio padre e ogni volta che gli porto un fiore faccio la conta dei furtarelli che sono stati fatti nei giorni precedenti. Telecamere non ci sono, controlli tanto meno. La soluzione? Vasi e fiori di plastica, quelli almeno li lasciano stare».

«Ma con quale coscienza si ruba ai morti? – si chiede preoccupata Stefania D’Elia – , quasi peggio che rubare in chiesa, e nella totale mancanza di rispetto non solo per i defunti ma soprattutto nei confronti di chi

ne piange la scomparsa. Addirittura dalla tomba di mia sorella sono state portate via le lucine votive e i lumini. E qualcuno si è divertito a puntellare il vetrino sulle foto dei miei parenti. Assurdo, non ci sono spiegazioni per comportamenti del genere».

Da qui è partita la richiesta di maggiori controlli e dell’attuazione di espedienti per scongiurare i continui furti. Il problema è connesso alla struttura del cimitero che sul lato posteriore è circondato da mura più basse e facilmente espugnabili. Ma all’attenzione dell’amministrazione comunale c’è la possibilità di installare telecamere di videosorveglianza che possano monitorare i viali nelle ore notturne. Il tutto rientrerebbe nel progetto di riqualificazione del cimitero e nei 200mila euro circa per i quali l’amministrazione ha attinto da quel mutuo inizialmente acceso e poi coperto dalla Regione Campania per la bonifica e la messa in sicurezza della discarica di Cannetiello.

Fonte La Città di Salerno

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