Cava de’ Tirreni: bimbo si spappola milza in un incidente. Risarcimento atteso da 20 anni

Cava de’ Tirreni. Il prossimo 8 dicembre sono venti anni dal sinistro in cui un bimbo riportò lo spappolamento della milza. È la causa civile non è ancora finita. Quella avviata dai genitori di un minore di Cava sembra una storia (legale) infinita. Dopo i primi due verdetti a favore del Comune, chiamato in causa come Ente gestore delle strade, all’esito della pronunzia della Corte di Appello di Salerno, che ha accolto integralmente la decisione di primo grado, i familiari che esercitano la potestà sul persona che ha rimediato i danni, si sono appellati alla Corte di Cassazione per vedere riconosciute le proprie istanze. Lo riporta La Città di Salerno in un articolo. 

Dovendo resistere alla nuova richiesta risarcitoria, che per ben due volte, in due distinti gradi di giudizio, è stata respinta, il Comune ha conferito incarico all’avvocato Beniamino Spirito. La Corte di Appello, nel decidere sul ricorso presentato dai genitori del ragazzino, sotto il profilo della condanna alle spese del grado di giudizio ha condannato gli appellanti a pagare anche gli onorari degli avvocati e gli oneri di spesa relativi alla causa che coinvolge anche una compagnia assicurativa.

Quello del contenzioni per sinistri stradali, dovuti talvolta alla scarsa manutenzione, sono una delle voci di spesa di maggiori rilievi per i costi delle gestioni comunali. Sulle quali, in sede di approvazione dei bilanci preventivi, le Amministrazioni sono costrette a “puntare” una cospicua somma di denaro per far fronte alle continue richieste risarcitorie e ai contenziosi che, come nel caso dei genitori del minore, muniti di procura speciale del Tribunale, sono arrivati a sostenere la richiesta fin davanti ai giudici della Corte di Cassazione. Anche di fronte a due giudizi sfavorevoli decisi nei due precedenti gradi. Dunque, la decisione definitiva sulla lunga controversia non arriverà prima che della ricorrenza del ventennale dell’incidente per il quale è stata avviata la causa risarcitoria che ancora non vede la parola fine.

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