Castellammare: ambulanze occupate fuori al San Leonardo. 60enne muore dopo 4 ore di attesa

Castellammare di Stabia. Un 60enne morto a casa dopo aver atteso invano per quattro ore i soccorsi. Sette pazienti in attesa sulle ambulanze in coda. La fila questa volta si concentra sul retro dell’ospedale San Leonardo, dove un tempo c’era il parcheggio e l’ingresso del pronto soccorso dedicato ai pazienti non Covid. Da una settimana invece tutto il piano terra del nosocomio stabiese è dedicato ai casi Covid, persino la Rianimazione gestisce i positivi più gravi, non ci sono percorsi puliti o sporchi, c’è solo emergenza costante.

La foto della lunga fila di mezzi, riporta Il Mattino, lascia scioccati cittadini e residenti, mentre nell’ospedale intanto ci sono pazienti che soffrono, altri muoiono nonostante gli sforzi dei medici. Ieri dopo due decessi avvenuti in mattinata, un terzo uomo, un 80enne di Torre del Greco, finito prima che si potesse trasferire al Covid di Boscotrecase. Tre vittime in meno di una giornata, tre letti vuoti che hanno permesso ai malati in attesa di entrare.

Qualcuno aspettava ancora dalla notte, appoggiato su una barella che non è mai scesa dall’ambulanza per dieci o dodici ore. Ai mezzi dell’Asl Napoli 3Sud da ieri si sono aggiunti anche quelli privati, sono la New Life, Soccorso San Gennaro, ROSS e Misericordia le società che ntervengono in supporto al 118 laddove le ambulanze, occupate dai malati appunto, non riescono a raggiungerne altri. Non basta. Ieri mattina a pochi passi dall’ospedale un uomo è morto nella propria abitazione attendendo invano per quattro ore l’arrivo di un’ambulanza. Il 60 enne non era un malato Covid, ma è morto per i mancati soccorsi ed in queste ore la famiglia formalizzerà denuncia presso le autorità competenti.

L’ennesima giornata infernale attorno al San Leonardo è proseguita con le immagini che arrivavano dal vasto parcheggio che costeggia la ferrovia. Alla fila di ambulanze, arrivate da tutta l’Asl, si sono poi aggiunte anche le auto di privati che presi dalla disperazione sono arrivati direttamente all’unico Pronto Soccorso Covid attivo sul territorio. Il sistema sanitario è al collasso e anche i medici e infermieri sono ormai allo stremo.

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