Cappella Sistina, accadde oggi 508 anni fa: l’opera di Michelangelo fu aperta al pubblico

Ecco la storia che ha portato alla formazione di una delle opere d'arte più preziose al mondo

«Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un’idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere.» (Johann Wolfgang von Goethe).

Il primo novembre 1512 la Cappella Sistina fu aperta al pubblico l’opera di Michelangelo, la Bellezza fu vista dagli occhi umani. Qui si tiene il conclave per l’elezione del Papa.

LA STORIA DELL’OPERA

La superficie che Michelangelo fu incaricato di affrescare ha una dimensione di circa 500 mq. Fu terminata in quattro anni di lavoro che, secondo le cronache, Michelangelo compì da solo. I soggetti raffigurati dai precedenti interventi sulle pareti erano le Storie di Gesù e di Mosè dipinte da Botticelli, il Ghirlandaio e Perugino tra il 1481 e il 1482. Michelangelo ebbe invece il compito di rappresentare le Storie della Genesi precedenti alle Tavole della Legge consegnate a Mosè.

I rapporti tra papa Giulio II e Michelangelo subirono una rottura nella primavera del 1506 quando il pontefice sospese la costruzione della sua tomba monumentale della quale rimangono le statue dei Prigioni. Il motivo non è chiaro. Fu forse l’architetto Donato Bramante a suggerire di non procedere perché ostile a Michelangelo. L’artista contrariato partì da Roma e tornò a Firenze. Il pontefice lo richiamò presso di sé e fu costretto a ricorrere alla mediazione della Signoria di Firenze per ottenere una riconciliazione. Sembra comunque che Michelangelo venne avvisato da una lettera di Piero di Jacopo Rosselli dell’intenzione di Giulio II di affidargli la decorazione della Volta. La commissione fu resa ufficiale a Roma nel 1508, tra marzo e aprile, e Michelangelo iniziò a lavorare ai disegni preparatori.

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