Campania. Covid, caos ricoveri: pronti 130 posti letto nelle cliniche private

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Campania. Covid, caos ricoveri: pronti 130 posti letto nelle cliniche private. Con un balzo di 56 posti di terapia intensiva occupati in più in un solo giorno la Campania accende una nuova spia rossa sul fronte caldo dell’epidemia. La riserva dei posti di Rianimazione si è ridotta a soli 16 unità peraltro attivate negli ultimi due giorni. Sono invece 13 i nuovi ingressi in ospedale al netto delle dimissioni: in totale fanno 1.497 ricoverati quasi tutti con la polmonite e molti ancora ospitati in pronto soccorso affollando le prime linee. Stabile, nella sua gravità, la situazione al Cardarelli, non migliora il Cotugno (che oggi monta un modulo mobile all’esterno del pronto soccorso per alleggerire le funzioni di triage e tampone) e a soffrire è ora soprattutto l’ospedale del Mare. Qui sono 54 i malati ospitati in pronto soccorso e curati ieri pomeriggio da un solo medico di turno con auto in attesa dalla mattina fino al pomeriggio per giungere alla valutazione clinica, mentre una equipe scelta di cinque unità specialistiche, che erano state dirottate ad avviare l’unità Covid allestita nel Day surgery, è tornata nella prima linea dell’emergenza a fronte di turni non coperti, carenze e rifiuti di molti camici bianchi.
CASE DI CURA Una ciambella di salvataggio arriva intanto dal versante delle Case di cura: ieri l’Unità di crisi ha dato ufficialmente il via a disposizioni operative ai manager di Asl e ospedali per la gestione e l’utilizzo dei posti letto resi disponibili dalle strutture accreditate. A Napoli da oggi vengono attivati 40 posti alla Casa di Cura Villa Angela e 90 nella clinica Santa Patrizia. Lo step successivo riguarderà l’Hermitage che aprirà le porte a 60 posti di degenza ordinaria dal 23 novembre. Complessivamente, ad oggi, tra Case di cura e ospedali classificati (Betania, Fatebenefratelli e Camilliani) sono stati offerti circa 1300 posti ma il numero aumenterà nei prossimi giorni. Spetterà alle direzioni sanitarie delle Asl prenotarli con propria comunicazione su un portale informatico con specifiche credenziali e in base alle necessità. Gli accessi avverranno comunque solo e soltanto tramite 118 a partenza dai pronto soccorso degli ospedali pubblici affollati e in carenza di spazi nelle degenze pubbliche dando la precedenza ai casi a bassa complessità. I cittadini dunque non potranno chiedere alle Case di cura di ricoverarsi direttamente. Fuori città sono da contemperare 18 posti a Pineta grande di Castelvolturno di cui 4 di Terapia intensiva, 80 a Villa dei Fiori di Acerra di cui 8 di intensiva e 12 di semintensiva, entrambe dotate di pronto soccorso generali. Ogni giorno le direzioni di Asl e ospedali dovranno comunicare al 118 il fabbisogno di posti Covid positivi indicando il tipo di paziente (bassa, media o alta intensità di cure). L’Unità di crisi alle 9 e alle 15 di ogni giorno informa la Regione e ciascuna Asl del fabbisogno non soddisfatto per l’attivazione dei posti letto accreditati che servono. Un gruppo di monitoraggio verifica periodicamente l’offerta complessiva pubblica e accreditata per garantire la tenuta del sistema rispetto ai nuovi contagi. A sua volta l’Aiop dovrà aggiornare il portale per segnare i posti occupati e liberi tra quelli resi disponibili.
IL PERSONALE Intanto continua, da parte di tutte le Asl, la caccia disperata a medici e camici bianchi da arruolare in prima linea. La Asl Napoli 1 bandisce tre concorsi per assumere 80 tra anestesisti e dirigenti medici. Dice il manager Verdoliva: «Spero in un’adesione forte per sostenere lo sforzo che stiamo portando avanti». La scadenza dei bandi, pubblicati, il 2 è il 9 novembre. Si tratta dell’assunzione a tempo determinato per sei mesi, eventualmente rinnovabili, di 40 Dirigenti di Anestesia, 20 di Direzione medica di Presidio ospedaliero e 20 di Medicina interna. Alle procedure di concorso possono partecipare anche i giovani specializzandi purché conseguano il titolo entro il 30 novembre. Tra i sindacati della dirigenza medica c’è grande malcontento. L’impegno sul fronte Covid è molto gravoso e molti vorrebbero vedere avviate le assunzioni con concorsi a tempo indeterminato. «Registriamo un passo in avanti rispetto ai contatti precari tipo Co.co.co proposti finora – avverte Pierino Di Silverio dell’Anaao – ma ci sembra comunque una mezza misura».

Fonte il Mattino

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