Agerola, il cordoglio di Giuseppe Coccia per la scomparsa dell’ex sindaco Tommaso Cuomo: “Resterai nel mio cuore per sempre”

Agerola. Riportiamo il toccante post pubblicato da Giuseppe Coccia in memoria dell’ex sindaco Tommaso Cuomo: «Raramente mi capita di rimanere senza parole di fronte agli eventi, ma quando qualcosa mi colpisce così tanto nel profondo, allora mi blocco e non riesco più a parlare. Oggi è un giorno di quelli. Non sono neanche riuscito a scrivere le condoglianze sotto i vari post dei suoi parenti ed amici, talmente che mi dispiace per la sua scomparsa. Per me Tommaso Cuomo non era solo un medico di famiglia sempre presente in ogni occasione, o un sindaco ed uomo politico da stimare per il suo impegno civile, per me il dottore Tommaso era innanzitutto un esempio, una persona da imitare, un modello da seguire. C’è stato un momento in cui pochissime persone credevano in me, ma lui non ha mai smesso di farlo nemmeno per un istante, ed alle legittime preoccupazioni dei miei genitori, lui rispondeva: “Non vi preoccupate, ogni cosa arriva con calma nella vita prima o poi, ognuno ha i suoi tempi”. Ed è per questo motivo che quando mi sono laureato, ho subito pensato a lui. Quando Tommaso veniva a visitare qualcuno in famiglia non portava solo farmaci e diagnosi, ma portava soprattutto amicizia e conforto, ed era questo alla fine che, insieme ai medicinali, contribuiva a far guarire i malati. Non mi sono mai sentito giudicato da lui, semmai spronato, confortato, risollevato. Chi ha quest’indole possiede un dono rarissimo, e Tommaso deve ritenersi fortunato ad averla avuta. Questo suo modo di essere ha fatto sì che lui possa essere arrivato a toccare il profondo del cuore di ogni persona avesse a che fare con lui, ed è per questo che tutti, indistintamente dai ruoli, ne abbiano potuto apprezzare la splendida umanità. Già la mia stima nei suoi confronti era immensa solo per questo motivo, quando poi ho saputo che lui mai si negava nel fare del bene, era sempre pronto ad essere solidale con tutti, faceva donazioni ed aiutava chi ne aveva bisogno, allora a quel punto ho capito ancora una volta la grandezza della statura morale di questo uomo. Non solo un medico vecchio stampo, attento e scrupoloso, non solo un politico sui generis che si è speso per il suo paese, ma in particolare un uomo buono e gentile, che sapeva guardare oltre le apparenze e trovare il buono in ognuno di noi. Un uomo caritatevole, un faro, un esempio da seguire, un modello a cui ispirarsi. Non potrò mai dimenticare l’affetto ed il garbo che aveva quando entrava a casa nostra e veniva a visitare i miei nonni, così come non potrò mai dimenticare l’affetto profondo che anche loro nutrivano per lui. Ricordo una scena indelebile nella mia memoria, di quando mio nonno, prima di passare a miglior vita, volle vederlo, Tommaso venne, mio nonno lo guardò dritto negli occhi, gli porse la mano e gli disse solo una parola: “Grazie”. Tommaso gli strinse la mano, lo salutò, e gli rispose: “Di nulla don Paolo, ho fatto solo il mio dovere”. Oggi sono io che voglio dirti grazie. Grazie per tutto ciò che sei stato, per tutto ciò che hai donato all’intera comunità agerolese, e grazie in particolare per la fiducia e per il vero bene che mi hai voluto, non solo come tuo paziente, ma soprattutto come uomo e come tuo amico. Eterno affetto ed eterna stima per te. Non ti dimenticherò, resterai nel mio cuore per sempre».

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