Tonnellate di rifiuti nel Sarno tra frigoriferi e scarti edili: l’allarme al ministro Costa

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Video girati dai residenti di Scafati testimoniano un fiume Sarno ridotto in condizioni sempre peggiori, rifiuti velenosi, attrezzature sportive, materiale edile ed anche un frigorifero. Biagio Adinolfi per La Città di Salerno racconta di scene raccapriccianti che non sono passate inosservate all’attenzione del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

Sono apparsi intorno alle 20 di mercoledì, con i video girati dai cittadini diventati virali in poco tempo. Tonnellate di rifiuti, prevalentemente scarti edili, ma anche elettrodomestici tra cui un frigorifero, attrezzature sportive, ed altri materiali scorrevano nel tratto del fiume Sarno che divide la città di Scafati. In particolare, lo spettacolo indegno è stato ben visibile dal ponte accanto agli uffici comunali di Palazzo Mayer. Decine i cittadini che, trovatisi sul posto, hanno assistito ad una scena vergognosa, senza poter fare nulla. Tra loro anche Paolo Attianese , consigliere comunale di maggioranza, che si trovava lì di passaggio, e che ha subito allertato il sindaco, Cristoforo Salvati , e le forze dell’ordine di ciò che stava accadendo.

Della vicenda, inoltre, è stato allertato anche il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa , impegnato nella lotta contro l’inquinamento del fiume Sarno lanciata proprio durante un incontro tenuto in città nei mesi scorsi. A segnalargli quanto accaduto ci ha pensato Luisa Angrisani , deputata del Movimento 5 Stelle. «Alcuni cittadini di Scafati mi hanno segnalato questo scempio – ha spiegato la parlamentare grillina – . Tonnellate di rifiuti finiti, ancora non si sa come, nelle acque del Sarno e che avveleneranno le nostre coste e i nostri mari. La scena ripresa dal ponte che si trova nei pressi del Comune ha lasciato attoniti e senza parole decine di passanti. Uno spettacolo indecoroso, un disastro ambientale che ho immediatamente sottoposto all’attenzione del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa». Sul caso, intanto, si indaga per risalire agli autori dello smaltimento di rifiuti nel fiume.

Non sono mancate le polemiche nemmeno da parte degli ambientalisti, con i vertici del comitato “Scafati a difesa del Sarno” che hanno sollevato la problematica dell’inquinamento del suolo dovuto all’agricoltura e causato dai pesticidi e dai fertilizzanti usati per aumentare il rendimento delle coltivazioni. «I fertilizzanti servono per arricchire il terreno di fosforo e azoto, invece i pesticidi vengono usati per eliminare i parassiti dannosi per le piante. Con l’andare del tempo, però, i parassiti diventano più resistenti e bisogna così usare dosi sempre più massicce di pesticidi – hanno spiegato – . Queste sostanze vengono poi trasportate dalle piogge nei corsi d’acqua. Lo scarico dei fertilizzanti in fiumi, laghi e mari provoca l’eutrofizzazione dell’ambiente acquatico. Ancora più grave è l’immissione dei pesticidi che, essendo poco biodegradabili, si depositano e si concentrano nei corsi d’acqua distruggendo ogni forma di vita. Per ridurre l’inquinamento bisognerebbe usare l’agricoltura biologica».

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