Tel Aviv e Napoli, cittadini in rivolta contro lockdown: qual è il modo giusto di protestare?

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    E’ scoppiata la bufera a Napoli, dopo le parole del Governatore della Campania Vincenzo De Luca, che durante la diretta Facebook di ieri pomeriggio ha minacciato di chiudere la regione in un lockdown come accaduto a marzo in tutta Italia. Anche Tel Aviv, in Israele, nel periodo della prima ondata di contagi a marzo-aprile, ha vissuto allo stesso modo la medesima vicenda, ma con alcune particolarità.

    E’ proprio nella città israeliana che migliaia di persone hanno protestato contro il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu in Israele, la polizia ha effettuato più arresti e multato i manifestanti per le nuove restrizioni sul coronavirus. Tra il caos della rivolta, tuttavia, non è passata inosservata la campagna social lanciata attraverso il profilo Facebook del movimento della Bandiere Nere. Gli organizzatori hanno invitato i cittadini a protestare per «salvare la democrazia». Le immagini della mobilitazione hanno poi fatto il giro del mondo, ma la ragione principale è stata la modalità con cui sono stati in grado di scendere in piazza: circa 2mila persone a uno o due metri di distanza gli uni dalle altre.

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