Sorrento, un dossier alla Prefettura di Napoli: Marco Fiorentino era incandidabile perché condannato?

Riportiamo l'articolo pubblicato da Metropolis

Sorrento. Un esposto trasmesso alla commissione elettorale circondariale, alla Prefettura di Napoli e al ministero degli interni. Oggetto del dossier: l’incandidabilità dell’ex sindaco Marco Fiorentino, neo consigliere comunale che alle recenti elezioni amministrative si è ricandidato alla carica di primo cittadino. Metropolis ha pubblicato la notizia che riportiamo. A firmare la denuncia è Bruno Morelli, figlio di Claudia Fattorusso Morelli e cognato di Teresa Reale, le due donne rimaste uccise dal crollo di una gru in piazza Sant’Antonino il primo maggio 2007. Per quella tragedia, Fiorentino è finito imputato per omicidio colposo.

Nella documentazione, Morelli sostiene che persisteva una causa ostativa alla candidatura a sindaco di Fiorentino che «è legata alla sua condanna, divenuta definitiva il 17 febbraio 2017, a una pena detentiva di un anno e sei mesi per un reato commesso con violazione dei doveri inerenti alla carica di sindaco». Dunque, aggiunge Morelli, «non alla sua nota condizione di debitore nei confronti dell’ente locale» visto che Fiorentino deve risarcire 108mila euro al Comune. Si tratta della quota di provvisionale da riconoscere all’ente municipale da parte dell’ex primo cittadino di Sorrento.

Motivo? Il Comune, a seguito della sentenza di primo grado del processo penale sulla tragedia, ha già liquidato le somme alle parti civili e ai parenti delle vittime in nome e per conto di tutti gli imputati (quindi anche degli operai della ditta Donnarumma). Morelli mette in discussione l’intera procedura alla luce delle prescrizioni dettate dalla legge Severino legandosi anche a dichiarazioni di insussistenza di condizioni di incompatibilità riferibili all’ex primo cittadino. E quindi ha scelto di attivarsi in forma autonoma.

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