Scafati: l’assessore Alfonso Di Massa contagiato dal covid-19, ma “salva” la Giunta

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    Alfonso Di Massa, esponente della Giunta di Scafati, è ricoverato in ospedale in seguito al tampone per il covid-19 risultato positivo. Non appena ha accusato i primi sintomi simil-influenzali, il consigliere con immenso senso di responsabilità si è immediatamente segregato in casa, evitando la quarantena ai suoi colleghi e al sindaco. Ecco tutti i dettagli nell’articolo de La Città di Salerno.

    Dal Covid Hospital della sua città, si arma di smartphone per mettere fine alle voci – discordanti – che si sono diffuse in poche ore e chiarire tutta la situazione. Le amministrazioni comunali della provincia di Salerno non sono immuni dal Covid. E, in attesa degli esiti dei tamponi effettuati su cinque dipendenti del municipio di Salerno risultati positivi al sierologico, il virus ora colpisce Palazzo Mayer e la macchina amministrativa di Scafati: Alfonso Di Massa, assessore con deleghe a Polizia municipale, Sport, Suap e Commercio della Giunta guidata dal sindaco Cristoforo Salvati, è risultato positivo al coronavirus. Il suo quadro clinico ha spinto al ricovero presso la struttura attrezzata allo “Scarlato”: le sue condizioni sono buone ma un costante stato febbrile in atto da giorni hanno spinto i medici a decidere di metterlo sotto osservazione.

    La certezza del tampone positivo per Di Massa la si è avuta ieri mattina. Da giorni, infatti, l’esponente politico aveva bloccato ogni attività. Dopo una conferenza stampa con il primo cittadino e i colleghi di giunta dello scorso 2 ottobre, infatti, Di Massa si era messo in auto-isolamento, evitando qualsiasi contatto con l’esterno. Una sindrome simile all’influenza aveva spinto l’assessore a “rinchiudersi” in casa e a richiedere di essere sottoposto al tampone che ha certificato la presenza del virus. E il comportamento responsabile di Di Massa ha “salvato” la Giunta scafatese e il primo cittadino: nessuno, partendo dal sindaco Salvati, ha ricevuto finora la comunicazione dall’Asl di mettersi in quarantena in quanto “contatti diretti” di un positivo visto che da più di una settimana l’esponente politico non si recava a Palazzo Mayer o negli altri uffici comunali.

    Di Massa ha poi voluto chiarire la sua situazione in una nota: «Purtroppo sono costretto a comunicarvi che mi è stata riscontrata la positività al Covid-19», l’incipit del messaggio. «Da qualche giorno ho interrotto, di fronte ai primi sospetti, la mia attività politica. Nel momento in cui ho accusato, sabato scorso, i primi sintomi ho richiesto il tampone e all’esito dell’esame molecolare ho contattato l’Asl. Nonostante l’esame sierologico risultasse negativo, il mio medico curante ha giustamente deciso di sottopormi anche al tampone», la ricostruzione della vicenda seguita poi dalla spiegazione sul suo stato di salute. «I medici hanno ritenuto opportuno tenermi in osservazione nel centro Covid dell’ospedale Scarlato di Scafati. Le mie condizioni sono sostanzialmente buone, ma la presenza dei sintomi impone cautela».

    Da Di Massa, poi, arriva anche un messaggio di speranza: «Sono convinto che presto ritornerò alle mie attività politiche e lavorative. Ho già messo in atto tutte le opportune misure per tutelare le persone a me vicine, imponendomi la quarantena di fronte a sintomi che inizialmente sembravano solo influenzali. In questo momento delicato, chiedo solo che non si diffondano notizie che possono generare preoccupazione». Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Salvati:«Faccio un grosso in bocca al lupo ad Alfonso Di Massa affinché possa tornare presto tra noi. Procederemo subito con la sanificazione degli uffici comunali anche se non erano frequentati dall’assessore da giorni. Non ci sono motivi, dunque, per sottoporre i dipendenti comunali a tampone».

    Il Covid, dunque, torna a colpire a Palazzo. Nel capoluogo resta alto l’allarme dopo i cinque test sierologici risultati positivi dopo lo screening di massa avviato al municipio in seguito alla positività del sindaco Enzo Napoli: adesso si attendono gli esiti dei tamponi oro-faringei. Sin dall’esplosione dell’emergenza epidemia della scorsa primavera, il virus non ha risparmiato altri esponenti politici del Salernitano: l’infezione, infatti, ha colpito il parlamentare di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli, che pure fu costretto a ricorrere ad alcuni giorni di cure ospedaliere prima della guarigione. Fra gli esponenti delle amministrazioni locali, eclatante fu il caso di Auletta, una dei centri finiti in zona rossa dopo l’esplosione di un focolaio nel Vallo di Diano: l’infezione, infatti, colpì anche il sindaco Pietro Pessolano e il suo vice Antonio Addesso. Nel colpo di coda estivo dell’epidemia, invece, fu un altro assessore del capoluogo a contrarre la malattia, Dario Loffredo.

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