Salerno. Raid al liceo Severi rubati i computer delle lezioni in remoto

Più informazioni su

Salerno. Raid al liceo Severi rubati i computer delle lezioni in remoto. Non bastava l’assalto del Covid. Le scuole di nuovo nel mirino dei ladri. A pochi giorni dalla sospensione della didattica in presenza disposta dalla Regione, le scuole si stanno attrezzando per assicurare una didattica a distanza efficiente per gli studenti. Proprio come sta facendo con le sue 56 classi il liceo scientifico Severi, uno dei più popolosi della Provincia. Ieri il noto liceo di Torrione ha dovuto fare i conti con i danni di un furto perpetrato nella notte tra domenica e lunedì. Ignoti sono entrati in azione portando via 28 computer, di cui 5 appena acquistati e destinati alla didattica a distanza degli studenti.

LA RABBIA «Uno sfregio che mi lascia senza parole, rammaricata, delusa», dice la preside del Severi, Barbara Figliolia. Anche per lei una estate durissima. Poche settimane fa la dirigente avevo richiesto l’intervento dell’esercito per trasferire i vecchi arredi e fare spazio ai banchi singoli salva-spazio indicati dal ministero. Una estate di fuoco per assicurare alla scuola il distanziamento di almeno un metro tra studenti in posizione statica. «Adesso, a lezioni in presenza sospesa, eravamo partiti con la didattica e distanza in tutte le 56 classi del liceo – dice la preside Figliolia – avevamo anche dato in comodato d’uso a 11 famiglie nuovi computer per consentire agli alunni di restare connessi con la classe e i docenti». Ieri però, è arrivata la doccia gelata. I bidelli appena preso servizio hanno dovuto fare i conti con una finestra al primo piano infranta: spazzatura e cestini divelti nell’ingresso. La scuola è stata violata, quando la didattica è sospesa causa emergenza sanitaria. Una emergenza Covid che evidentemente non ha fermato la furia della banda dei ladri che ha saccheggiato il liceo. «I ladri si sono arrampicati e hanno rotto un vetro una volta risaliti dalla grondaia», ricostruisce la preside. Ma c’è un particolare inquietante. «Chi è entrato in azione sapeva che avevamo l’antifurto fuori uso, non era in funzione da giorni. Chi ha rubato sapeva di questo guasto»: ipotizza la preside Figliolia. Al Severi i ladri hanno portato via 28 computer, quasi tutti servivano nelle aule per utilizzare le lavagne multimediali. «Si tratta di un danno morale in piena emergenza sanitaria e di un danno alla didattica a distanza – dice la preside – i computer non avevano un grande valore, servivano alla didattica. Ora ci costringeranno a ricomprarli». Cinque computer erano stati appena acquistati per assicurare la didattica a distanza. Sul posto, per acquisire i primi elementi utili alle indagini polizia e Scientifica. I ladri si sono arrampicati al primo piano e da lì sono entrati nell’edificio rompendo una finestra.

L’ALTRO RAID Ieri vandali in azione anche in un asilo nido comunale, il Teresa Buonocore, dove ignoti sono entrati nella struttura della zona orientale a Parte, rompendo una porta e rubando dai distributori: per fortuna i danni non sono stati ingenti. Ma Gesti ignobili, mentre ogni scuola sta facendo l’impossibile per garantire la didattica a distanza, come il Severi con i suoi mille e 300 studenti. «Si è trattato di un assalto di ladri non professionisti – aggiunge la preside del Severi – i pc rubati nella aule, fatta eccezione per i 5 nuovi, hanno un valore risicato, per giunta sono senza caricatori. Ci addolora piuttosto la violazione di un edificio presidio di legalità, quale è la scuola, soprattutto in un periodo durissimo in cui i presidi stanno facendo l’impossibile per dare sicurezza agli studenti. Veniamo da una estate di intenso lavoro – chiude la Figliolia – tra distanziamento, termoscanner, e installazioni di gel disinfettanti, senza dimenticare i banchi monoposto». Poche settimane fa l’esercito aveva dato sostegno logistico al Severi per il trasferimento dei vecchi banchi a due posti.

Fonte Il Mattino, Gianluca Sollazzo

Più informazioni su

Commenti

Translate »