Salerno. Anziana di Capaccio risultata positiva in ospedale, deceduta

Più informazioni su

Muore una donna, anziani “isolati”. Una 84enne di Capaccio risultata positiva in ospedale. In 7 giorni altri 700 contagiati. 

Quasi cento nuove positività al giorno di media e dieci nuove vittime causate dal “mostro invisibile”. È l’inquietante sintesi del report settimanale dell’Asl Salerno che ha tratteggiato la crisi della situazione epidemiologica in provincia. La seconda ondata del virus, adesso, fa davvero paura. E sono i numeri a descrivere uno stato dell’arte tutt’altro che rassicurante. E non solo per i nuovi contagi, sostenutissimi negli ultimi sette giorni ma anche nelle scorse settimane. È il dato dei decessi che fa paura: dieci in sette giorni, numero che fa “rimbalzare” una curva che era ferma dallo scorso luglio. L’undicesimo si è aggiunto ieri: è morta, infatti, un’anziana di 84 anni di Capaccio Paestum. La donna, affetta già da gravi patologie ha perso la vita in ospedale a Eboli dove era stata condotta in ambulanza. Il tampone eseguito dai medici della Piana hanno accertato la sua positività anche se il secondo test ha dato esito negativo. Oggi ci sarà il riscontro definitivo. L’anziana era ospite di una casa di riposo della città dei Templi: ospiti e operatori, adesso, sono stati messi tutti in quarantena.

L’avanzata del virus. Il 13 ottobre, giornata della pubblicazione del precedente bollettino da parte dell’azienda sanitaria locale guidata dal manager Mario Iervolino, dall’esplosione della pandemia nel Salernitano si erano registrati 2.069 casi. Sette giorni dopo, invece, la quota è accresciuta. Di molto: sono 2.743, infatti, i salernitani che sono stati colpiti dal virus. Ben 674 in più rispetto a una settimana fa. Il “picco”, di conseguenza, riguarda anche i positivi attivi, ovvero le persone con l’infezione in atto: da 958 si è passati a 1.589 (+631). A fronte di ciò, si è registrata una decisa frenata della curva dei guariti: soltanto 33 i salernitani che hanno dato un calcio al virus, segno che i controlli sul territorio e le successive verifiche stanno proseguendo a ritmo lento. Lo scenario dell’ultima settimana, dunque, ha “ribaltato” il quadro della situazione. Emerge dai grafici pubblicati dall’Asl: se al 13 ottobre la percentuale dei guariti (50,27%) superava quella dei positivi attivi (46,30%), in sette giorni la situazione si è completamente ribaltata. Adesso, infatti, la quota delle persone con l’infezione in atto (57,93%) supera di gran lunga quella delle persone che hanno sconfitto il virus (39,12%).

Dieci morti in sette giorni. C’è un dato più d’ogni altro, però, che inquieta nell’ultimo report settimanale dell’Asl. È quello relativo ai decessi: dall’inizio dell’emergenza, infatti, si contano 81 vittime salernitane. Soltanto sette giorni fa erano 71, un dato che è rimasto intatto praticamente per tutta l’estate da quando, nello scorso luglio, al Covid Hospital “Scarlato” di Scafati si registrò il decesso di un uomo di Nocera Superiore.

In una sola settimana la curva ha avuto un rimbalzo notevole, segno che la situazione è davvero seria. Conferma che arriva anche dal numero delle ospedalizzazioni: sono 54 i salernitani ricoverati nei reparti allestiti in tutta la provincia di cui 4 in terapia intensiva.

L’aumento dei tamponi. Dal report dell’Asl emerge pure l’incremento dei test diagnostici controllati nell’ultima settimana. Il documento, infatti, riporta quanto fatto negli ultimi sette giorni dagli addetti del laboratorio di Biologia Molecolare del “Maria Santissima Addolorata” di Eboli: tecnici e biologi dell’unità diretta da Gregorio Goffredi, infatti, hanno “passato al setaccio” 3.926 tamponi per una media di 550 campioni al giorno. Nel report della scorsa settimana, invece, si evidenziava come i test elaborati dal 5 all’11 ottobre fossero stati invece 3.448. Ben 478 in meno rispetto al super- lavoro affrontato nell’ultima settimana.

L’ultimo report. Dall’Asl, poi, è arrivato anche il quadro dettagliato della situazione relativo alle ultime ore e in particolare a quanto risultato nella giornata di lunedì dai laboratori. A fronte di 1.622 tamponi analizzati (597 al “Ruggi” e 1.025 al “Maria Santissima Addolorata”) ne sono emersi 82 positivi (44 a Salerno e 38 a Eboli). I centri dove si è registrato il maggior numero di casi di Covid sono stati Scafati e Cava de’ Tirreni che si dividono la (triste) leadership della graduatoria giornaliera con 18 infezioni. Segue il capoluogo dove sono stati accertate 13 positività. Ma nessuna zona della provincia è “immune”: quattro casi ad Angri, Baronissi e Nocera Inferiore; tre a Sarno e Pellezzano; due a Battipaglia, Montecorvino Rovella, Ogliastro Cilento, Pagani, Sapri; positività singole, infine, ad Agropoli, Bellizzi, Campagna, Centola e Vibonati.

Fonte La Città di Salerno

Più informazioni su

Commenti

Translate »