“ALI INFRANTE… per celebrare il proprio SOGNO d’AMORE!”

La farfalla, è qualcosa di particolare, non è un animale come gli altri, in fondo non è propriamente un animale ma solamente l’ultima, più elevata, festosa e vitalmente importante essenza di un animale. È la forma festosa, nuziale di quell’animale che era giacente crisalide e ancor prima affamato bruco. La farfalla non vive per cibarsi e invecchiare, vive solamente per amare e concepire, e per questo è avvolta in un abito mirabile. Tale significato della farfalla è stato avvertito in tutti i tempi e da tutti i popoli. È un emblema sia dell’effimero, sia di ciò che dura in eterno. È un simbolo dell’anima“, queste sono parole di Hermann Hesse, scrittore di grande sensibilità che riesce in poche frasi a cogliere tutta la grandezza di quest’insetto tra i più amati al mondo. Ne scriviamo perché oggi registriamo ancora una volta una pratica da condannare che alcuni wedding planner europei hanno mutuato da tradizioni sudamericane, l’usanza di liberare, durante la festa nuziale, centinaia di farfalle come simbolo di buon augurio. Navigando in internet, è facile trovare siti che offrono questo tipo di servizio, che viene descritto come un’esperienza unica, capace di incantare chiunque. I venditori di farfalle giurano che non esistono conseguenze negative e che addirittura, questa pratica aiuterebbe il ripopolamento delle farfalle stesse. La specie più utilizzata è la farfalla monarca il cui numero di esemplari però, anche a causa dei cambiamenti climatici, è in netto calo. Queste creature, eleganti e delicate, che possono essere ordinate online, sono allevate in apposite fattorie, portate a una condizione di ibernazione forzata, impacchettate in buste piatte e spedite, soltanto per essere poi riesumate e liberate a un matrimonio. Questa pratica va assolutamente scoraggiata per diverse ragioni. Le farfalle svolgono un ruolo importante nell’ecosistema, agiscono da impollinatori, oltre ad essere fonte di cibo per altri animali ed indicatori della salute dell’ecosistema stesso. Allevarle, ibernarle, spedirle per poi liberarle è crudele. Molte di loro muoiono durante il tragitto, altre non potranno mai più volare e quelle che lo fanno si ritrovano in un ambiente al quale non appartengono. Questo nuovo business, perché di questo si tratta, porta allo sfruttamento intensivo di alcune specie, quelle che risultano più gradite al consumatore, e nello stesso tempo mina anche l’esistenza di altre specie, in quanto le prime, una volta liberate, possono diffondere malattie e parassiti tra le comunità locali. E’ per questo motivo che oggi pomeriggio simbolicamente con Claudio d’Esposito, Presidente del Wwf Terre del Tirreno, abbiamo provveduto a far volare, in un ambiente più consono di una chiesa o di una strada cittadina, alcune farfalle “sopravvissute” ad uno di questi banchetti nuziali. I lepidotteri, che erano affamati e presentavano i segni deleteri della prolungata cattività e del trasporto in scatole di cartone, si sono divisi tra una Buddleja e dei succosi caki maturi, prima di spiccare il volo verso un’esistenza finalmente dignitosa. Non sappiamo se tali farfalle sopravviveranno all’inverno, ma intanto potranno godere delle giornate soleggiate autunnali e della ritrovata libertà. Alla fine, qualsiasi cosa decidiate per il vostro matrimonio, ammesso e non concesso che questa pandemia consenta ancora di celebrarli i matrimoni, ricordate che gli animali non sono oggetti creati per decorare i vostri eventi. Siete voi, assieme ai vostri cari, a rendere certe giornate uniche e speciali.
di Luigi De Rosa

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