Positano, Giuseppe Rispoli dedica la sua nuova favola alla festività di Halloween immaginandone un’origine diversa da quella americana segui la diretta

Oggi si festeggia Halloween e l’attore positanese Giuseppe Rispoli ha voluto dedicare la sua 43esima favola proprio a questo appuntamento. In molti storceranno il naso ritenendola una festa americana importata in Italia. E invece no… La fervida fantasia e la bravura di Giuseppe ci raccontano la vera origine di Halloween che sarebbe, nel mondo delle favole, non solo italiana ma addirittura positanese. E già, proprio così. Ovviamente non vi anticipiamo nulla ma scopritelo da soli ascoltando la favola di Giuseppe che questa volta non è raccontata dallo stesso autore ma da Farfariello. Come chi è Farfariello? Guardate il video e lo scoprirete.

E poi c’è da aggiungere che, al di là della favola, nella realtà veramente da noi Halloween esisteva già in passato quando ancora non si conosceva l’usanza americana, le zucche intagliate ed il famoso “dolcetto o scherzetto”. Nei racconti delle persone anziane, infatti, ritroviamo la tradizione per i bambini di girare per le case la sera del 31 ottobre ed urlare “O me le dai, o te le conto”. Ed in dono non si ricevevano dolciumi vari ma noci, nocciole, mandarini e prodotti della terra.

Alla base dell’Halloween italiano c’è quindi la semplicità di altri tempi. La stessa semplicità che ritroviamo anche nel racconto di Giuseppe che ha come protagonista una persona umile e solitaria, un “tipo strano” come lo si definirebbe oggi. Un personaggio che proprio con la sua semplicità ha conquistato l’amore dei suoi concittadini e che, al momento giusto, ha saputo ricambiare l’amore ricevuto con un gesto simbolico che ha dato vita alla tradizione delle zucche intagliate nella notte di Halloween.

Un altro consiglio. Ascoltate il finale del video ed il saluto di Giuseppe che sostituisce il suo consueto “Andrà tutto bene” che ci ha accompagnato durante la prima ondata con un nuovo invito, molto bello e semplice, ma che diventa tanto importante in questo momento e che tutti dovremmo seguire.

Un grazie di cuore a Giuseppe che con la sua Arte ci regala un raggio di sole in questi giorni caratterizzati da preoccupazione e paura. Le favole servono anche a questo, a farci comprendere che esistono ancora cose belle e sogni in cui credere.

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