Positano, Giuseppe Rispoli dedica la sua fiaba allo scrittore Gianni Rodari nel centenario della nascita segui la diretta

Siamo arrivati ad un nuovo e gradito appuntamento con l’attore Giuseppe Rispoli che oggi ci racconta la sua 42esima favola dal titolo “Filastrocche”, dedicata ai 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari, il più grande scrittore di favole e filastrocche del novecento italiano. In questa sua ultima favola riscopriamo il mondo fantastico di quando eravamo bambini, il mondo delle filastrocche e delle fiabe. Chi di noi non ricorda le bellissime filastrocche ascoltate da piccoli e ripetute magari a memoria più e più volte oppure non ricorda le fiabe più belle che i nostri genitori ci hanno raccontato o che abbiamo letto con avidità e curiosità dai libri colorati e ricchi di illustrazioni, immaginando magari di essere i protagonisti di quelle bellissime storie e costruendoci un mondo tutto nostro?

Forse l’errore che commettiamo crescendo è proprio quello di non credere più alle fiabe, di non ascoltare più le filastrocche, di considerarci ormai grandi per questo genere di cose. E invece dovremmo tornare a sfogliare un vecchio libro illustrato di favole, dovremmo tornare a lasciarci incantare da una melodiosa filastrocca, dovremmo riscoprire il valore della magia che esse nascondono. Le fiabe e le filastrocche non hanno età, ma aspettano solo di arrivare al cuore di una persona che le sappia ascoltare. Le favole non si limitino a nutrire le nostre fantasie se siamo in grado di portare lo sguardo oltre il livello della superficie e il muro dell’intelligibile. Ancor di più le fiabe e le filastrocche di Gianni Rodari si rivolgono non solo ai più piccoli ma spesso proprio agli adulti per il messaggio nascosto e da interpretare.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di far tornare alla luce la parte bambina che è dentro ognuno di noi ma che troppo spesso ci vergogniamo a far emergere. Ed invece è proprio quella che può salvarci, che può tornare a farci vivere – anche solo per il tempo di una fiaba – in un mondo fatto di magia e di serenità, in un mondo dove il male non esiste e dove tutto è possibile. Abbiamo bisogno di magia, abbiamo bisogno di guardare le cose e la vita con uno sguardo bambino, uno sguardo innocente e privo di pregiudizi e schemi mentali. Abbiamo bisogno di credere nelle fate e negli animali che parlano.

Ed allora guardiamo nella libreria di casa nostra e rispolveriamo i libri di fiabe di quando eravamo bambini, troviamo un posto tranquillo e tuffiamoci nella lettura lasciando viaggiare la fantasia senza limiti e senza paure. Respiriamo un attimo di poesia e di magia, come una ricarica per tornare ad affrontare la realtà. E cogliamo il messaggio che quelle parole nascondono e che ora, da adulti, siamo finalmente in grado di comprendere e di fare nostro. Le favole ci riempiono il cuore di speranza e ci fanno riscoprire quella forza che è dentro ognuno di noi e che ci permette di farci guardare più lontano dei nostri orizzonti limitati.

Troviamo il coraggio di sognare, di credere ancora che la magia esiste ed è intorno a noi. Dobbiamo semplicemente guardare con occhi diversi e diventeremo i protagonisti della nostra favola personale. Sarà il nostro piccolo angolo di felicità in cui rifugiarci quando la realtà diventa troppo pesante.

Ed alla fine un piccolo consiglio. Se non avete nemmeno un libro di Gianni Rodari – cosa alquanto difficile – procuratevene uno o cercate le sue fiabe e filastrocche su internet. Vi si aprirà un mondo meraviglioso.

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