PIRANESI. La mostra dell’Istituto centrale per la grafica per le celebrazioni dai trecento anni dalla nascita foto

A Palazzo Poli alla Fontana di Trevi, via Poli 54, dal 15 ottobre 2020 – 31 gennaio 2021

L’Istituto centrale per la grafica celebra il terzo centenario della nascita di Giambattista Piranesi (Venezia, 4 ottobre 1720), esponendo una selezione del corpus delle matrici calcografiche incise dall’artista veneziano e dalla sua bottega in oltre trent’anni di attività e conservate nella Calcoteca. Complessivamente saranno visibili al pubblico 36 matrici e 24 stampe, che costituiscono uno dei nuclei più importanti della collezione. Architetto, fondatore del moderno metodo scientifico di indagine archeologica, designer e imprenditore, Piranesi è noto al grande pubblico soprattutto come incisore tra i più grandi nella storia dell’arte grafica, animato da una potente vena creativa, come egli stesso ebbe a dire: “Ho bisogno di produrre grandi idee e sono convinto che se mi fosse commissionato il progetto di un nuovo universo sarei tanto pazzo da accettare la sfida”. Questa affermazione, riportata dal suo primo biografo Legrand, in qualche modo sintetizza l’uomo visionario e passionale i cui sogni di antichità spesso hanno superato la realtà, a cominciare dai suoi capricci di architettura fino ai fantasiosi “pastiche” di antiche rovine che produceva nella sua officina alla fine della sua carriera. Quella di Piranesi è una fama meritata, come testimonia l’ampio spazio dedicato nella mostra alle matrici che esaltano, nella loro unicità, il trionfo del progetto grafico piranesiano e del suo “sogno impossibile”, in cui convivono progetti ideali, sogni immaginari e memoria di Roma e di Venezia.
Importanti anche le sezioni dedicate a stampe, disegni – con un nucleo significativo proveniente dalle Gallerie degli Uffizi – nonché repliche di candelabri dalla Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando Madrid. Ci sarà anche la carta topografica di Roma di Giambattista Nolli, alla quale Piranesi pure lavorò appena giunto da Venezia: illustra la Roma dei suoi tempi. Una proiezione multimediale a soffitto accoglierà i visitatori al primo piano di Palazzo Poli alla Fontana di Trevi, immergendo lo spettatore nella Roma della metà del Settecento, ambiente che Piranesi ha magistralmente eternato nelle sue Vedute. La mostra si articolerà nelle seguenti sezioni:
• I Capricci e le Carceri, architetture fantastiche del primo periodo
• Le Antichità Romane e il Campo Marzio
• Le Vedute di Roma e dei dintorni
• Piranesi designer: Camini, Vasi e Candelabri
Una sezione della mostra, nelle sale al piano terra del Palazzo, sarà poi dedicata ad approfondire la tecnica incisoria piranesiana, analizzata con metodologie e strumenti messi a punto dal Laboratorio Diagnostico per le Matrici dell’Istituto, e attraverso il metodo fotografico RTI (Reflectance Transformation Imaging), applicato alle matrici delle Carceri grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’architettura, della Università “La Sapienza” di Roma. Sempre al piano terra, verrà allestito Visioni contemporanee, uno spazio dedicato all’eredità attuale di Piranesi, con alcune opere che hanno avuto la loro genesi nelle collezioni dell’Istituto realizzate da artisti del nostro tempo: Gianluca Campigotto, Mario Cresci, Daniele Pignatelli, Michelangelo Pistoletto, Ninì Santoro. Un disegno di Filippo Sassòli, poi, reinventa la bottega di Piranesi a Palazzo Tomati, e una graphic novel del fumettista Ratigher Dramma con prospettive, ambientata anche nel Colosseo, vede inoltre Piranesi tra i protagonisti della storia. L’iniziativa espositiva avrà anche una significativa parte digitale, con la pubblicazione di un catalogo
multimediale arricchito da contributi originali sull’autore che mettono in luce l’interdisciplinarietà e la versatilità del genio piranesiano, le sue corrispondenze e applicazioni nei diversi ambiti della cultura di epoca moderna. La pubblicazione on line del libro consentirà anche di illustrare ai visitatori virtuali le opere previste nel percorso espositivo. La mostra è a cura di Maria Cristina Misiti, direttrice dell’Istituto centrale per la grafica e Giovanna Scaloni, storico dell’arte dell’Istituto, con la collaborazione di Civita Mostre e Musei. L’allestimento è di Paolo Martellotti. L’esposizione è stata realizzata grazie al sostegno della Tchoban Foundation di Berlino che pure ha dedicato una mostra alle celebrazioni del terzo centenario della nascita di Piranesi dal titolo Impronta del Futuro. Il
destino della città di Piranesi, allestita nel Palazzo della Calcografia (Istituto centrale per la grafica). Per l’evento è stata attivata la campagna di comunicazione social riconducibile all’hashtag #Piranesi2020 in collaborazione con l’Ufficio Stampa del Mibact, che l’ha inserita nell’ambito dell’iniziativa “Viaggio in Italia”.
PARTNERS
Civita Mostre e Musei S.r.l. Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando, Madrid Assocarta, Casa di Goethe, Comune di Cori, Ecotrade Solution S.r.l., Parco Archeologico del Colosseo, RCS Academy, Rinascente, Rulez S.r.l., Sapienza Università di Roma (Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura), Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli.
ENTI PRESTATORI:
Gallerie degli Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi (Firenze); Museo di Roma di Palazzo Braschi;
Musei Capitolini, Protomoteca Capitolina (Roma); Università degli Studi Suor Orsola Benincasa (Napoli).

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