Piano di Sorrento. Michele Maresca “Chiudere la scuola un fallimento, basta bollettini da battaglia navale”

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    Piano di Sorrento ( Napoli ) È ormai diventata una notizia a diffusione nazionale, quella della probabile chiusura delle scuole in Penisola Sorrentina. Già prima dell’incontro previsto tra i sindaci peninsulari, c’è chi ha ritenuto opportuno divulgare al mondo social questa ferale notizia. Si prospetta, quindi, quello che sarebbe il più grosso fallimento, delle istituzioni locali, nell’opera di prevenzione e controllo della diffusione dell’epidemia. Nelle ultime settimane si sono diffuse notizie incontrollate su chi risulta contagiato, ricoverato o guarito. La popolazione è giustamente preoccupata e confusa perché chi amministra il Paese, piuttosto che informare e relazionare, in modo preciso ed istituzionale, non fa altro che divulgare bollettini da battaglia navale sul canale Fb, che ormai è diventato l’unico organo di informazione per i cittadini. Il governo nazionale ha giustamente investito molto sulla scuola, nel tentativo di dare un porto sicuro alla fascia di popolazione più debole ed esposta in questo difficilissimo periodo. I bambini ed i ragazzi, colpiti, molto più degli adulti, emotivamente e psicologicamente da questa pandemia, hanno ritrovato, nella ripresa delle attività scolastiche, la possibilità e la speranza di un ritorno alla normalità. Un ritorno alla vita ed alla socialità delle quali sono stati privati per un tempo tanto lungo, quanto triste. E tanto hanno investito su questa ripresa validissimi insegnanti e propositivi genitori. Ormai è da miopi ed incompetenti negare che il virus è tra noi e diffusamente ubiquitario. Perché quindi voler chiudere le scuole, che sono tra i luoghi più controllati, come le altre strutture pubbliche, compresi gli ospedali? Allora chiudiamo anche tutti gli uffici e financo gli ospedali. Nella nostra cittadina c’è stato un cluster di contagi molto più grande in una comunità di giovani, dal quale poi sono originate tutte le altre positività. Questa notizia però non è passata sul canale Fb, né su altri organi di informazione. Non ci sono state chiusure, né tantomeno isolamenti o tracciamenti. Né è stata data la possibilità alle forze dell’ordine di controllare o sanzionare. Il problema invece è la scuola.. La chiusura delle scuole sarà la pietra tombale dell’inerzia e della incapacità di amministrare un Paese.

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