Penisola sorrentina, mercatari furiosi: “Pronti a bloccare la statale 145”

Dagli studenti ai mercatari, fino ai cuochi e ristoranti. Sono innumerevoli le categorie di cittadini e lavoratori che si impongono nel esercitare i propri diritti. Studenti costretti a ritornare al periodo del lockdown, in cui erano gli schermi a farla da padrona nelle loro vite. Per i cuochi, invece, abbiamo visto nei giorni scorsi la protesta in risposta al decreto ministeriale del 13 ottobre. L’ultimo grido d’allarme giunge dai mercatari, in particolare della penisola sorrentina, in risposta alle ordinanze varate dai sindaci che hanno predisposto la chiusura dei mercati rionali. Vediamo cosa scrive Salvatore Dare per Metropolis.

La tensione è alle stelle e in questi giorni tra le parti ci sono delle trattative. I mercatari intendono ricevere chiarimenti e rassicurazioni nel più breve tempo possibile, altrimenti minacciano apertamente delle proteste. A partire dall’ipotesi di bloccare addirittura la Statale Sorrentina 145, entro il fine settimana. Nel corso delle prossime ore, stando alle indiscrezioni che filtrano dalle sigle sindacali che seguono gli operatori, potrebbe esserci anche un incontro chiarificatore e probabilmente decisivo. Da una parte proprio i mercatari con una propria delegazione, dall’altra i sindaci. Si tenta di frenare la possibilità di clamorosi sit in che potrebbero non solo procurare polemiche e problemi di ordine pubblico, ma anche creare un’autentica rottura con i Comuni. Qualora – è questa al momento la posizione degli operatori commerciali – non vi fosse la possibilità di proseguire col lavoro e consentire il regolare svolgimento dei mercatini, ci sarà la frattura diplomatica e a quel punto non si escludono azioni “perentorie”, tipo la protesta lungo la Statale sorrentina 145.

A occuparsi della querelle, per conto dei mercatari, ci sono Arcangelo Franzese (Avac) e Marrico Rosato (Ana) che stanno conducendo i confronti con i primi cittadini.

I sindaci della penisola sorrentina hanno ritenuto opportuno di intervenire con le sospensioni dei mercati rionali soltanto perché si è creato un forte dibattito sull’opportunità di chiudere le scuole e riprendere con la didattica a distanza. Non c’è stato alcun tipo di accordo tra le amministrazioni municipali, ma i contagi da Covid 19 in penisola sorrentina sono in aumento e a quel punto si è deciso di “anticipare” anche il dpcm e le ulteriori ordinanze regionali emanando misure restrittive. Tra queste, oltre allo stop delle attività dei centri anziani e la chiusura dei parchi pubblici, anche la sospensione immediata delle attività dei mercati rionali.

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