Pagani: comincia l’era del sindaco De Prisco. Ieri la proclamazione a porte chiuse. Pepe in pole position per l’esecutivo

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    Pagani: comincia l’era del sindaco Lello De Prisco. «Dobbiamo portare Pagani fuori dal tunnel. Spero di poter continuare sull’onda di sindaci come Marcello Torre, il podestà Alfonso Zito e Bernardo D’Arezzo». Queste le prime parole di Lello De Prisco, neo sindaco della città di Pagani, al termine della proclamazione tenutasi ieri mattina nell’aula consiliare di via Pittoni. Una cerimonia a porte chiuse, riporta Il Mattino, riservata solo alla stampa e ad un numero ristretto di consiglieri comunali e sostenitori.

    Il sindaco De Prisco si è presentato in aula consiliare con una mascherina recante sul lato destro il testo «Peregrino Raf» e una conchiglia, due riferimenti al «Camino di Santiago de Campostela» più volte fatto dal nuovo inquilino di Palazzo San Carlo. Oltre alla dedica religiosa, il neo primo cittadino ha voluto dedicare la sua proclamazione a figure come: il sindaco Marcello Torre, di cui ricorrerà il quarantennale dell’omicidio il prossimo 11 dicembre; il podestà fascista Alfonso Zito, coerentemente con la storia politica a cui appartiene l’intera famiglia De Prisco; l’ex ministro Bernardo D’Arezzo, erroneamente citato tra i primi cittadini. Il neo sindaco ha voluto anche ringraziare i colleghi che lo hanno preceduto, elencando quelli dalla metà degli anni ’80 ad oggi da Gerardo Nicola Campitiello fino ad Alberico Gambino, passando per Angelo Grillo, Antonio Donato e Salvatore Bottone.

    «La nostra città è sotto le macerie. Dobbiamo metterci al lavoro per farla rialzare. Io sarò il sindaco delle emergenze ma le salite non mi spaventano ha affermato il sindaco De Prisco Ho già incontrato i dirigenti comunali e so che dobbiamo iniziare da quello che i commissari prefettizi non sono riusciti a portare a termine. Un lavoro duro, rischioso ma ci assumeremo le responsabilità del caso, anche prendendoci qualche rischio».

    Diventato ufficialmente il nuovo primo cittadino, De Prisco potrà finalmente dedicarsi alla composizione dell’esecutivo a 6 assessori: 5 nomine politiche, 1 tecnica. Per quest’ultima potrebbe essere in pole position Augusto Pepe, ex assessore ai lavori pubblici delle giunte di Alberico Gambino, che all’interno del consiglio comunale ha ben due riferimenti personali della lista «Disegniamo Pagani»: sua moglie Maria Manzo ed il giovane più votato della coalizione Gaetano Cesarano, che dovrebbe ricevere le deleghe alle politiche giovanili e allo sport pur restando in consiglio comunale. Salgono le quotazioni di Gerardo Palladino come vicesindaco e di Raffaele La Femina alle finanze. Quasi per certo l’ingresso in giunta di Mena Pappalardo, fedelissima di Lello De Prisco, mentre il leghista Pietro Sessa potrebbe essere l’assessore all’Ambiente. Per le quote rosa resta da valutare l’ingresso in giunta di Luna Ferraioli, alle politiche sociali oppure all’interno di «Agro Solidale». L’avvocato Davide Nitto, invece, potrebbe essere il nome da spendere per la presidenza del consiglio comunale.

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