Pagani, ballottaggio al veleno fra De Prisco e Fezza

Pagani. Ballottaggio al veleno fra De Prisco e Fezza scrive Aldo Padovano sul Mattino.
A Pagani la campagna elettorale non finisce mai e continua a spargere veleno. Nessun confronto pubblico tra i candidati o discussioni su programmi, idee o proposte per la città. Solo rappresaglie social, attacchi ai sostenitori, endorsement contestati, inciuci e accordi sottobanco. Per il civico De Prisco e la gambiniana Fezza la campagna elettorale si chiude tra gli applausi delle rispettive fazioni, ma senza la tanto agognata pacificazione. Chi pensava che i comizi conclusivi di venerdì segnassero la fine delle ostilità, si sbagliava di grosso. Sui social, infatti, si continua a gettare benzina sul fuoco della polemica. A rompere il silenzio elettorale con veleni vecchi e nuovi è stato l’onorevole Edmondo Cirielli, esponente di spicco di FdI e grosso sostenitore della candidata sindaco Enza Fezza. Nel mirino del Questore della Camera è finito, ancora una volta, l’ex sindaco Salvatore Bottone, divenuto vero oggetto di discussione del turno di ballottaggio. Dallo scorso 20 e 21 settembre ad oggi, infatti, il sostegno di Bottone e dei bottoniani al civico Lello De Prisco è stato l’argomento maggiormente utilizzato dai sostenitori di Enza Fezza. Stando alle parole dei gambiniani, gli stessi che avevano votato l’incandidabile Gambino alle amministrative 2019 e decretato politicamente il dissesto finanziario dell’ente, un’eventuale vittoria di De Prisco e Bottone sarebbe una vera jattura per la città. Cirielli, però, non si è soffermato sul dato politico. Il deputato ha ripescato le vicende giudiziarie che nel 2011 videro coinvolto Alberico Gambino ed altri nel processo per voto di scambio politico mafioso «Linea d’Ombra». «Anche sulla base delle sue dichiarazioni, Alberico Gambino fu arrestato, perdendo due anni di libertà. Le accuse risultarono poi false e l’innocenza di Alberico fu sancita da ben tre assoluzioni: dal Tribunale di Nocera Inferiore, dalla Corte di Appello di Salerno e infine dalla Suprema Corte di Cassazione. Era la persona di cui più si fidava Gambino, tanto da averlo nominato suo vicesindaco facente funzione. Vi potete fidare di lui?» domanda provocatoriamente Edmondo Cirielli ai paganesi parlando di Salvatore Bottone. Il commento social del deputato arriva su un post pubblicato venerdì sera da Bottone in cui si invitava a votare il candidato sindaco Lello De Prisco, da lui sostenuto.
LA REPLICA
«Ancora una volta vi chiedo di fidarvi di me e di recarvi domenica e lunedì presso i seggi elettorali facendo una scelta consapevole. La migliore scelta per il progresso della nostra città è Lello De Prisco, che insieme alla sua squadra di governo, è l’unica possibilità per il rilancio della nostra città» aveva osato scrivere Bottone. Parole che hanno scatenato le ire dei gambiniani, avvezzi a prendere di mira Bottone per qualsiasi cosa faccia, giusta o sbagliata che sia. Non si è fatta attendere la risposta di quest’ultimo a Cirielli. «Dopo 10 anni ancora continuano. Io, però, non mi faccio trascinare nel fango in cui sono abituati a vivere ha risposto duramente Bottone attraverso i suoi profili social – Come sempre, quando non hanno argomenti politici, attaccano la persona. Lo hanno sempre fatto durante tutte le campagne elettorali e ogni volta, il popolo o la magistratura li hanno bocciati. La bugia mediatica, inventata per coprire le loro responsabilità e le loro malefatte, non è credibile e lo ha dimostrato un lungo processo. La politica è fatta per le persone serie e chi occupa ruoli apicali dovrebbe essere d’insegnamento e non dovrebbe raccontare bugie. Chi rappresenta lo Stato dovrebbe avere la dignità e la compostezza di essere serio. A queste persone, che mentono sapendo di mentire, affidereste mai le sorti della nostra città? Siate responsabili, seri e abbiate coraggio».

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