Napoli, focolaio all’interno della Polizia municipale: 30 positivi e 170 in isolamento

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Napoli, un focolaio all’interno della polizia municipale. Trenta gli attualmente positivi mentre altri 170 che sono stati a contatto con i contagiati si trovano in quarantena. Ecco i fatti raccontati dal Mattino: “Una pattuglia viene chiamata d’urgenza perché a piazza Garibaldi c’è una rissa fra stranieri. Gli agenti della polizia municipale intervengono e a fatica riescono a separare i contendenti, però l’azione li ha esposti a un rischio: sono stati faccia a faccia con sconosciuti, sono stati vicini, troppo vicini a persone potenzialmente contagiose. Uno di loro va a fare il tampone e scopre di essere positivo. L’episodio è avvenuto la settimana scorsa ma serve a dare la misura del pericolo e della paura che in questo momento serpeggia nel corpo della polizia municipale dove i contagi si susseguono e le difficoltà aumentano“.

I nuovi numeri della crisi Coronavirus della polizia municipale di Napoli sono stati diffusi ieri dallo stesso comandante Ciro Esposito in diretta radiofonica su Crc. Il comandante ha spiegato che le misure di sicurezza durante i momenti del lavoro sono stringenti ma che «nella vita privata i contatti inducono a esposizioni»: insomma per un vigile si può fare il massimo quando è in servizio per proteggerlo dal contagio, ma quando sveste la divisa, nessuno può imporgli di fare ciò che vuole.

Quella attuale è la seconda ondata che travolge il Corpo. La prima risale a metà settembre quando in una sola unità operativa, quella di San Lorenzo retta dal capitano Alfredo Marraffino, si contarono 14 contagiati e fu necessario metterne in quarantena altri 150 con il risultato che l’intera struttura che governa il Centro Storico della città fu costretta a chiudere i battenti per quindici giorni.

 

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