Napoli . De Magistris attacca De Luca “Ordinanze di chiusura consegnerà locali alle mafie”. Sorrento, lavoratori preoccupati “Saremo licenziati”

Napoli . De Magistris attacca De Luca “Ordinanze di chiusura consegnerà locali alle mafie”. Sorrento, lavoratori preoccupati “Saremo licenziati” – Le reazioni all’ordinanza del Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca non sta avendo molti consensi. Per quanto riguarda il territorio della Costiera amalfitana e Penisola sorrentina abbiamo sentito a Positano, Amalfi e Ravello, poche lamentele, salvo un “ce lo aspettavamo, per fortuna è venuto in fine estate”, anche se ad Amalfi qualche attività è amareggiata “Nel fine settimana si continuava a lavorare la sera, qui abbiamo Covid zero, non si capisce”. Mentre in Costiera amalfitana bene o male si è abituati ( a torto secondo noi ) che la stagione finisce a novembre e questa ordinanza inciderà negativamente sul tentativo di destagionalizzare comunque, maggiori danni si registrano a Sorrento e Penisola Sorrentina, dove comunque la sera, sopratutto dal venerdì alla domenica, si lavorava , gli stagionali che stavano racimolando poche altre settimane di lavoro si sono visti demoralizzati, li abbiamo sentiti e visti preoccupati, pensierosi, ansiosi, ed è davvero triste, al di là delle buone motivazioni che ci possano essere.

Anche Luigi De Magistris non ci sta e va sul pesante : e sull’ordinanza di Vincenzo De Luca riguardo la chiusura di alcune attività commerciali alle 23 attacca a muso duro. “Con queste ordinanze consegneremo molti esercizi commerciali alle mafie”, ha detto il sindaco di Napoli, intervenuto a Rainews24, “Chiudere ristoranti e locali alle 23 non ha niente a che fare con la movida, che invece ha altri tipi di locali, di luoghi e di contesti”.

L’ordinanza emanata dalla regione Campania prevede infatti l’obbligo per bar, gelaterie, pasticcerie ed esercizi simili la chiusura dell’attività dalle ore 23 alle ore 6 del giorno successivo da domenica a giovedì e da mezzanotte alle ore 6 del giorno successivo dal venerdì al sabato, ma l’obbligo di mascherina obbligatoria nei luoghi all’aperto, già in vigore e ora rinnovata. Già nei giorni scorsi, ad ordinanza in corso di redazione, De Magistris aveva duramente attaccato De Luca, sostenendo che l’ordinanza non avesse alcuna utilità nel limitare la movida né tanto meno il pericolo di ulteriori contagi. E quando quest’oggi è arrivata la firma da Palazzo Santa Lucia, il sindaco di Napoli ha ripreso la polemica a distanza con la Regione. “L’aumento dei contagi a Napoli non deriva per nulla da comportamenti all’aperto. Ci sono ben altri contesti soprattutto legati all’estate quando si è dato il via libera a tutto e tutti”. Al contempo, De Magistris ha anche difeso la cittadinanza, spiegando che “dopo mesi si scarica sempre la responsabilità sul ragazzo che sta fuori scuola, sul ristoratore, sul pizzaiolo che vengono considerati il pericolo per la diffusione del contagio”.

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