Mirante non ha paura del diavolo e salva la Roma

Mirante non ha paura del diavolo e salva la Roma

Nel posticipo del lunedì si affrontano il Milan di Pioli capolista ad un punto dal Napoli, maledetto punto di penalizzazione, e la Roma di Fonseca. È anche la sfida mancata tra due figli di Castellammare di Stabia il cui maestro, Ernesto Ferraro, ha allevato come figli e che da lassù aspettata di vederli in campo. Infatti la sfida tra Donnarumma e Mirante è saltata a causa della positività al Covid -19 di Donnarumma. La partita è arbitrata forse da uno dei peggiori arbitri in circolazione che pur sbagliando sembra essere talmente presuntuoso da non rivedere le immagini degli errori. Si tratta dello stesso arbitro che un anno fa di questi tempi sancì la fine del campionato del Napoli non assegnando un rigore netto di  Kjaer su LLoriente. Rigore solare. Non solo non assegnò il rigore ma fece continuare l’azione che portò al goal dell’Atalanta. Pure in quell’istante non fu richiamato dal VAR né lui lo richiese. Il Lupo perde il pelo e non il vizio. L’arbitro in questione è “Giacomino Casanova” Giacomelli, segni particolari; presuntuoso. La sfida tra Milan e Roma è bella e vibrante dall’inizio. L’indiavolato Leao s’invola sulla sinistra cross e Ibra anticipa Mirante. 1-0.al 2’. La sfida è equilibrata. La Roma inizialmente appare costruire in maniera sterile il gioco. Pian piano però la squadra di Fonseca inizia a verticalizzare. Ibra chiama e Dzeko risponde. Calcio d’angolo, uscita a farfalla di Tatarusanu e Dzeko segna. Tra il 29’ ed il 33’ la partita subisce uno scossone. La prima scossa la fornisce Romagnoli che tenta di portare in vantaggio la squadra rosso-nera ma mirante respinge con una parata fotografica. Ancora Milan con  Kjaer che di testa colpisce il palo e Leao non riesce a spingere il pallone in rete con una zampata. Ibanez per la Roma risponde ma Tatarusanu almeno questa la respinge. Ancora un grande Mirante, Questa volta la parata non è fotografica ma è da grande portiere, nei pali il portiere stabiese è forte, su una punizione di Calhanoglu. Nei secondi 45’ succede di tutto. Errori arbitrali, tecnici e tattici. Al 49’ Leao mette il turbo e allo stile di Alberto Tomba, salta come paletti i giocatori della Roma, mette un cross rasoterra che Saelemakers spinge in porta, A questo punto l’arbitro oscura i giocatori in campo e diventa protagonista, in negativo, della sfida. Assegna prima un rigore per inesistente fallo di Romagnoli su Pedro, Le immagini sconfessano la decisione arbitrale e del VAR che non avverte dell’errore all’arbitro. È un concorso in colpa brutto. Veretout dal dischetto spiazza Tatarusanu. La sfida procede fino a quando l’arbitro per la legge della compensazione, assegna un rigore al Milan per inesistente fallo di Bruno Perez su Calhanoglu. Batte Ibra e segna. Finita. No. Su calcio d’angolo Ibra diventa attaccante della Roma e fa assist di tacco a Kumbula che segna. A corredo della sfida ci sono altre azioni pericolose del Milan .Romagnoli cerca il goal dell’ex ma la palla va fuori di poco. Il Milan ha fatto di tutto per vincere ma la Roma in porta ha un insuperabile Antonio Mirante da Castellammare di Stabia che respinge anche un calcio d’angolo dalla sinistra da Calhanoglu. Milan –Roma 3-3. Ernesto Ferraro da lassù avrebbe pianto dalla commozione vedendo il suo figlioccio disputare una gran gara alla scala del calcio. Peccato che non ci fosse Donnarumma, sarebbe stato un ulteriore omaggio a quel grande maestro e a quella grande persona che porta il nome di Ernesto Ferraro, il mago dei portieri di Castellammare di Stabia

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