Maltempo in Piemonte: un morto e ventidue dispersi

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Maltempo in Piemonte: un morto e ventidue dispersi. Un cadavere ritrovato a Borgosesia, 22 persone disperse e due ponti crollati. È il bilancio drammatico e ancora provvisorio dell’ondata di maltempo che in queste ore sta piegando il Piemonte. Danni gravi anche in Liguria, Lombardia ed Emilia. Preoccupa la situazione dopo la notte di paura per le piogge record che hanno provocato esondazioni, frane, black out e numerosi disagi. Per i dispersi — tra cui un gruppo di escursionisti tedeschi di cui non si hanno più notizie — le ricerche sono in corso tra il versante francese e quello cuneese, oltre che a Vercelli e Biella. Numeri che variano di minuto, con notizie per fortuna anche confortanti. I soccorritori sono impegnati senza sosta e verso le 17 hanno salvato 11 persone, tra cui 5 bambini, nel Cuneese. L’angoscia è forte anche sul versante francese delle Alpi Marittime dove i dispersi sono 8 «ma di molte altre persone non c’è notizia» ha detto il primo ministro Jean Castex che durante un sopralluogo ha rivolto un pensiero «ai nostri vicini italiani». Le due protezioni civili stanno lavorando a stretto contatto.

Più o meno alla stessa ora, attorno alle 15, sono crollati due ponti. Miracolosamente non ci sono state vittime. Uno è quello di Romagnano, sul Sesia. Si tratta di un viadotto di competenza della Provincia di Novara ed è un’arteria fondamentale per il traffico diretto in Alta Valsesia e di collegamento con i paesi della Bassa Valle, in particolare Gattinara. Il tratto di strada, crollato prima delle 15, era stato riaperto un’ora prima — dopo una chiusura precauzionale nella notte — e per l’annuncio era stata fatta, proprio verso le 14, una diretta Facebook dei due sindaci di Romagnano e Gattinara proprio sopra il viadotto. Sempre verso quell’ora si è verificato l’altro crollo: si tratta del Lenzino, tra i paesi di Marsaglia e Ottone, a circa 80 chilometri da Piacenza, sulla Statale 45. Non risulta ci siano feriti. La strada statale che congiunge Piacenza a Genova è chiusa. A causarne il crollo potrebbe essere stata la piena del torrente Trebbia, in queste ore particolarmente violenta. Impressionanti le immagini pubblicate da Libertà che mostrano una campata completamente venuta giù.

Ponti sulle statali, ponti pedonali, passerelle turistiche, antichi ponti medievali. Sono almeno 12 i crolli censiti alle 18. Ed è un mezzo miracolo che non ci siano state vittime. La forza delle acque ha provocato il cedimento del viadotto a Gaby (Aosta) e la parziale chiusura della Statale 44. A Vessalico (Imperia) è crollato il ponte Manfredi. Cedimento anche a Crevacuore (nel Biellese) dove è finito nell’acqua dello Strona in piena l’asfalto di una provinciale assai trafficata.

Emergenza maltempo anche in Val d’Aosta, (1.500 le persone rimaste isolate) dove un vigile del fuoco volontario di Arnad è morto schiacciato da un albero durante un’operazione di soccorso, e in Liguria, con allagamenti e disagi a Ventimiglia e nel Genovese.

In tutto il Nord gli interventi dei vigili del fuoco sono stati più di 800: più di 130 solo nella provincia di Varese, a Cittiglio e a Laveno le situazioni di maggiore criticità con alcune abitazioni sgomberate a causa delle inondazioni. Il fiume Sesia e Dora sono esondati e la circolazione ferroviaria è sospesa tra Vercelli e Novara, sulla linea storica della Torino-Milano. A Vercelli, inoltre, sono stati salvati 6 camperisti. Nel Biellese, dove sono caduti oltre 350 millimetri di pioggia, la strada provinciale della Valle Cervo è stata chiusa per frane e i due torrenti, il Sessera in Valdilana e il Cervo a Vigliano saliti oltre i livelli di guardia. Le precipitazioni non hanno mai smesso per tutta la notte, con forti raffiche di vento, e la situazione non sembra migliorare.

Il valore di pioggia giornaliera ragguagliato sull’intero Piemonte ha superato il record storico dal 1958. In due valli del Cuneese (Vermenagna verso la Francia e Tanaro verso la Liguria) la situazione è disastrosa. Le squadre del Soccorso alpino e speleologico piemontese stanno operando alle Terme di Valdieri dove è crollato il ponte che collega le terme con la parte alta dell’abitato. Al momento si stanno evacuando a piedi 7 persone che si trovavano nelle case isolate. La Provincia di Cuneo ha chiuso ieri il colle dell’Agnello per neve, la Entracque-San Giacomo per Terme di Valdieri; la statale 20 è chiusa a Vernante (a valle di Limone), e non è transitabile anche la strada per il colle della Lombarda (alberi schiantati sulla carreggiata). Dalle 4 di oggi chiusa la Sp 12, Fondovalle Tanaro, da Bastia a Monchiero. Il Tanaro ha esondato a Ceva e Nucetto e il ponte romano di Bagnasco, simbolo del paese, è crollato nella notte per la piena: era stato restaurato dopo l’alluvione del 1994.

«Un disastro per il nostro Paese che lascerà una cicatrice indelebile, ma come amministrazione comunale siamo al fianco di tutti e cercheremo di fare il massimo per riportare la normalità a Limone». Così in un post su Facebook il Comune di Limone Piemonte descrive l’ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla provincia di Cuneo, in particolare nel territorio cittadino. I danni sono ingenti. Nel centro di Limone, di fatto isolata, dal torrente Vermenagna (acqua alta fino a 1,5 metri in paese, il parcheggio sotterraneo allagato) anche i vigili del fuoco hanno rischiato di finire in una voragine scavata nell’asfalto dalle acque del torrente. Nel paese ci sono black out, decine di auto finte sott’acqua. È crollata anche una palazzina di tre piani in ristrutturazione accanto al corso d’acqua. Restano impossibili i collegamenti con la francese valle Roya, dove da ieri ci sono persone isolate tra le due frane che hanno interrotto la Route departementale verso Liguria e Costa Azzurra, con tratti di strada portati via dalla furia dell’acqua.

Secondo le rilevazioni dell’Arpa nel verbano, a Sambughetto, sono caduti 622 mm totali di pioggia, 598 mm a Candoglia, dove il Toce ha superato il livello di pericolo. A Vercelli, il ponte storico sul fiume Sesia che prosegue verso Borgo Vercelli e Novara è stato chiuso a scopo precauzionale dopo i livelli critici raggiunti dal corso d’acqua. Rogge e canali al limite si segnalano sia nel capoluogo che nella parte della Bassa vercellese. «La situazione all’alba di oggi è molto critica su tutta la rete stradale provinciale — scrive la Provincia di Vercelli su Facebook —. Si stanno registrando livelli idrici mai visti negli ultimi 20 anni. La maggior parte della nostra rete viabile risulta chiusa o compromessa. L’invito è di rimanere a casa». A Biella lo straripamento del torrente Cervo ha causato il cedimento parziale di un edificio, chiusi alcuni tratti della A4 per esondazioni. In supporto al dispositivo di soccorso regionale è stato disposto l’invio di una squadra fluviale dal Comando di Milano a Vercelli e di un modulo di soccorso acquatico dalla Direzione Emilia Romagna a Verbania.

In Provincia di Alessandria, i carabinieri hanno disposto la chiusura del ponte sulla SP596, al confine tra i territori di Casale Monferrato e Candia Lomellina (Pavia) per l’innalzamento del livello del Sesia. In corso un sopralluogo, nel Casalese, nelle cascine nella zona di Terranova, per verificare problemi con gli allagamenti e, nel caso, provvedere a eventuali evacuazioni. Sempre per allagamenti — fa sapere la Protezione Civile provinciale — chiusa la SP 210 ad Altavilla Monferrato, al confine con la provincia di Asti. Chiusa a tratti la 207 di Olbicella (tra Acquese e Ovadese) per caduta massi e alberi.

Anche in provincia di Lecco superlavoro dei vigili del fuoco per le piogge forti e il vento, che hanno abbattuto diversi alberi. I vigili del fuoco del comando provinciale per tutta la notte sono intervenuti per soccorrere persone e tagliare decine di piante cadute per strada così da permettere agli automobilisti e ai camion di circolare liberamente. Gli interventi di soccorso tecnico urgente sono tutt’ora in corso. Nubifragi e allagamenti anche a Como, tra le zone più colpite dal maltempo insieme al varesotto e al milanese.

Allerta di colore arancione sulle alture della montagna appenninica nel Bolognese, nel Modenese, nel Reggiano, nel Parmense e nel Piacentino. È quanto disposto dall’Arpa e dalla Protezione Civile regionale che hanno invece ravvisato un’allerta gialla per criticità idrogeologica e temporali.

Fonte Il Corriere della Sera

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