La scomparsa dello scrittore Fulvio di Lieto. Il ricordo di Gaspare Apicella

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Minori , Costiera amalfitana ( Salerno ) Faceva parte del gruppo di giovani studenti diplomati all’istituto tecnico per il turismo di Amalfi allora professionale alle dipendenze della sede centrale di Roma, di cui il direttore-vicepreside Antonio Maiorana ed il corpo insegnanti con Amato.Krugell, Anastasio ed altri erano fieri , prima per i profitti scolastici e poi per aver iniziato egregiamente il lavoro nel campo emergente del turismo internazionale
FULVIO DI LIETO, minorese, era subito entrato in quel mondo con sicurezza, facendosi rispettare per la professionalità. A noi che venivamo subito dopo di loro, gli insegnanti ci portavano il gruppetto sempre ad esempio. Veniva a Minori non molto frequentemente negli ultimi tempi anche perchè aveva iniziato a percorrerer una strada non tanto parallela a quella del turismo anche se per alcuni versi non troppo distante: aveva iniziato a sfruttare la sua vena letteraria che portava la sua penna ad intingersi nell’inchiostro della sana e seguita prosa letteraria.
I suoi lavori: Lara della Camene (giallo) – Credere agli occhi (poesia) – Mater, Ritorno a Posidionia, L’oro della Pimpaccia, L’arca, il diluvio, la colomba ed il sole, – Terrone d.o.c., Nel nome della madre (tutti narrativa) ed altri lavori.
Improvvisamenter, inaspettatamente, addolorante è giunta la triste notizia della sua scomparsa, dovuta forse alla sua negligenza nel preoccuparsi della sua persona, della sua salute, dello stato di un ottantenne.
Gli amici minoresi, i conoscenti, sgomenti si associano al dolore dei familiari, della sua cara sorella.
Ora si susseguono nella mente di chi ha avuto il piacere di conoscerlo e frequentarlo ricordi di gioventù misti a quelli scolastici.
La Proloco di Minori, custode dei suoi lavori , invita ad un momento di riflessione e di preghiera.

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