Il premier Conte resiste: “Evitare un altro lockdown generalizzato”

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Il premier Conte resiste: “Evitare un altro lockdown generalizzato”. Dobbiamo escludere un lockdown generalizzato”. Lo ribadisce, ancora una volta, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che intervenendo al Festival del Lavoro dice: “Rimaniamo vigili e pronti a intervenire dove necessario”. Il premier resiste dunque sulla linea della prudenza e, nonostante stia pensando con i suoi ministri a nuove misure per arginare i contagi da Covid19, resta convinto dell’idea che un nuovo lockdown in tutta Italia sarebbe un disastro per l’economia del Paese.

Il premier ripete comunque che il governo è “pronto a intervenire in qualsiasi momento”, l’attenzione resta “altissima”, ma “dobbiamo contenere il contagio puntando a evitare l’arresto dell’attività produttiva come pure delle scuole e degli uffici pubblici”.

Dalle Regioni continuano però ad arrivare al presidente Conte richieste per misure più restrittive, compresa la possibilità di una chiusura totale del Paese. “Serve un lockdown totale”, invoca il governatore della Campania, il pd Vincenzo De Luca.  “I dati attuali sul contagio – sostiene – rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti)”. Secondo De Luca è quindi “indispensabile bloccare la mobilità  tra regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso – conclude – la Campania si muoverà  in questa direzione a brevissimo”.

Anche la  maggioranza non risparmia critiche all’operato di Conte. “Grande confusione sotto il cielo nella gestione del Covid”, attacca il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. “I problemi della seconda ondata derivano essenzialmente dalla mancanza dei tamponi rapidi e di una tracciabilità seria, ma anche dalla mancanza dei trasporti pubblici e dall’insufficienza delle terapie intensive”. Secondo Renzi per affrontare il coronavirus è dunque necessario utilizzare il fondo Salva-Stati, stanziamenti europei che il premier Conte al momento ha detto che non saranno richiesti dall’Italia, poichè comporterebbero “tagli alla spesa e aumenti di tasse”. Ma il leader di Italia Viva polemizza: “I soldi servono, insistere a rinunciare al Mes mentre le persone non hanno tamponi o autobus per andare a scuola, smette di essere ideologia e inizia a essere masochismo”.

Intanto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina torna a sottolineare che  bisogna “lavorare nell’interessedei ragazzi, l’assenza da scuola avrebbe conseguenze  drammatiche per il loro futuro”.

Fonte La Repubblica

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