Gianni Rodari, l’omaggio al maestro della fantasia a 100 dalla sua nascita

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Sono passati cent’anni da quel 23 ottobre del 1920 quando a Omegna nacque Gianni Rodari ma nessuno ha dimenticato lo scrittore più amato dagli insegnanti e dai bambini. Oggi in Italia ma non solo sono in tanti a festeggiare questo anniversario. In onore del maestro Gianni esce un Meridiano Mondadori, un film omaggio ma sono previste anche maratone di letture, speciali tv e online. Il giorno del compleanno esce anche il francobollo celebrativo delle Poste Italiane la cui immagine è stata finora top secret. In ogni parte del Paese in questi giorni si parla di Rodari. Nella capitale dal primo al trenta novembre andrà in scena online Lucciole e lanterne, la sedicesima edizione del Premio Rodari per il Teatro con una giuria di bambini.

Gallicano l’intero mese di ottobre è stato dedicato allo scrittore di Omegna con una mostra di disegni, ispirati a Rodari, realizzati dai bimbi di ArteLab durante il periodo di lockdown. A Mantova, invece, alla biblioteca Baratta fino a domani sono stati organizzati una serie di incontri per omaggiare il poeta. A Castelnuovo di Garfagnana, dal 17 ottobre al 15 novembre, hanno allestito in sala Suffredini la mostra Il favoloso Gianni antologia murale in 21 pannelli. Anche a Cento hanno pensato di celebrare il centenario: nei giorni scorsi alcune vetrine del centro storico si sono animate con personaggi che hanno letto filastrocche, poesie, fiabe tratte dai libri di Gianni Rodari. Alle 17.30 sotto il doppio portico Palazzo del Governatore si terrà la lettura spettacolo a cura del Teatro del Sole dal titolo A spasso con Rodari. E ancora ci saranno iniziative a Putignano, a Pontedera e persino a Tirana e ad Hanoi. E infine naturalmente ad Omegna dove il Parco della fantasia ha organizzato una serie di manifestazione dedicate al famoso concittadino.

A festeggiare Rodari è soprattutto chi l’ha conosciuto di persona. Marco Danépedagogista, registra, autore televisivo (da Domenica In al Kilimangiaro), nel 1970 condusse su Rai1 il programma televisivo Il paese di Giocagiò di cui il maestro di Omegna era autore. Dané, 76 anni, ricorda ancora molto bene l’amico Rodari. Alla domanda: “Chi era l’uomo Gianni Rodari?” risponde: “Era semplice. Una persona buona, tranquilla, serena. Ti faceva sentire a tuo agio. Non l’ho mai visto irritato. Parlava sempre a bassa voce. Aveva una tale fantasia che effettivamente risolveva veramente i problemi. Aveva tante frecce nel suo arco. Era sicuro di sé. Non c’è stato mai un momento di attrito con lui“.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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