“Faventibus Ventis” Positano. Ieri era il “Palinuro” a sorprendere la città romantica

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“Faventibus Ventis” Positano. Ieri era il “Palinuro” a sorprendere la città romantica . Il Veliero che molti, dal Golfo di Sorrento a Nerano di Massa Lubrense, avevano scambiato per la “Vespucci” ed è apparso nella perla della Costiera amalfitana nel suo splendore con le vele illuminate con il tricolore era il “Palinuro”, un buon auspicio, per la cittadina che proprio ieri ha avuto due buone notizie, la francese guarita e la bambina negativa al coronavirus Covid-19, una grazia della nostra Madonna in questa seconda ondata che per la sua portata non poteva non toccarci, un buon segno

La Palinuro, nave scuola della Marina Militare, sta passando in queste ore in Campania dalla provincia di Napoli a quella di Salerno. . L’imbarcazione , con il neocomandante Antonio Strina,  di Barga in provincia di Lucca in Toscana. proviene da Augusta, in Sicilia , di ritorno dall’attivitá chiamata “Campagna Post lavori Nave Palinuro” ed è diretta nel Cilento a Sapri.

Il Palinuro è una “Nave Goletta”. Il termine indica che la nave è armata con tre alberi di cui quello prodiero, detto trinchetto, è armato con vele quadre, mentre gli alberi di maestra e di mezzana sono armati con vele di taglio (rande, frecce e vele di strallo). A questi alberi si aggiunge il bompresso, un quarto albero che sporge quasi orizzontalmente dall’estremità prodiera, anch’esso armato con vele di taglio (fiocchi). La superficie velica complessiva è di circa 1.000 mq., distribuiti su quindici vele. L’altezza degli alberi sul livello del mare è di 35 metri per il trinchetto, 34,5 metri per la maestra e di 30 metri per l’albero di mezzana.

Lo scafo, così come gli alberi, è in acciaio chiodato ed è suddiviso in tre ponti. Sotto il ponte principale (detto di coperta) sono ubicati i locali di vita dell’equipaggio e degli Allievi, mentre sopra sono collocate le sovrastrutture del castello prodiero e del cassero poppiero. Sul cassero, all’estrema poppa, è situata la Plancia di Comando, invece al suo interno sono ubicati gli alloggi e i locali di vita degli Ufficiali e dei Sottufficiali, la cucina e il forno.

Nave Palinuro svolge due compiti principali: offrire il supporto necessario alla formazione degli Allievi Sottufficiali e contribuire alla proiezione d’immagine della Marina Militare. Il primo obiettivo si realizza durante le campagne d’istruzione annuali, quando a bordo della nave imbarcano, in aggiunta all’equipaggio, gli Allievi della Scuola Sottufficiali di Taranto (Mariscuola Taranto). In questa occasione gli Allievi Marescialli affrontano diverse settimane di navigazione, per molti di loro si tratta della prima esperienza d’imbarco durante la quale sono sottoposti ad un intenso programma di formazione nel settore marinaresco, della sicurezza, condotta della navigazione e nell’ambito etico-militare.

Il contributo promozionale e di proiezione d’immagine della Marina Militare si manifesta principalmente durante le soste nei porti nazionali ed esteri, durante le quali la Nave testimonia verso la popolazione e le Autorità locali le più antiche tradizioni della marineria italiana.

Il motto di Nave Palinuro è “Faventibus Ventis”, “Con il favore dei venti”.

Il suo porto di assegnazione è La Maddalena.

I ricordi della nostra Marianna De Martino

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