Falcomatà riconfermato sindaco di Reggio. Matera, , Chieti, Andria e Lecco il centrosinistra col M5S vince i ballottaggi

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Falcomatà riconfermato sindaco di Reggio. Matera, , Chieti, Andria e Lecco il centrosinistra col M5S vince i ballottaggi  . Questa è l’analisi di Repubblica a firma di Valeria Forgnone . Urne chiuse, ballottaggi terminati. Nei nove comuni capoluogo il centrosinistra vince praticamente ovunque tranne che ad Arezzo ed Enna. Il Movimento 5 Stelle conquista Matera: al ballottaggio Domenico Bennardi, candidato pentastellato, è vicino alla vittoria anche con i voti del centrosinistra. Mentre a Reggio Calabria riconfermato il sindaco uscente dem Giuseppe Falcomatà. Il centrosinistra si aggiudica anche Chieti con Diego Ferrara sindaco e strappa il sindaco di Andria al centrodestra con la vittoria di Giovanna Bruno. Il Pd trionfa anche a Lecco con Mauro Gattinoni. Le liste civiche confermano Vincenzo Voce il sindaco di Crotone. Solo Arezzo resta al centrodestra con Ghinelli confermato.

L’affluenza definitiva è stata del 50,64%. Il dato, reso noto sul sito del Viminale, non comprende quello dei comuni nelle regioni a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta. Al primo turno alla stessa ora l’affluenza era stata pari al 67,18%.

Solo Bolzano Merano hanno limitato le votazioni alla sola giornata di ieri con la vittoria, a tarda sera, rispettivamente del sindaco uscente di centrosinistra Renzo Caramaschi e di Paul Rösch, il candidato dei Verdi sostenuto dal centrosinistra che ha vinto il ballottaggio delle elezioni comunali con appena 37 voti di distacco.

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Reggio Calabria

Occhi puntati su Reggio Calabria. Mancano ormai i risultati di poche sezioni, scrutinate 212 su 218, per decretare ufficialmente la rielezione di Giuseppe Falcomatà a sindaco. Il candidato del centrosinistra, al momento, si aggiudica il 58,33% dei voti, percentuale che gli consente di tenere lontano Antonino Minicuci, appoggiato dal centrodestra. È stata del 52,82% l’affluenza alle urne nella città di Reggio.

Al primo turno Falcomatà si era fermato al 37,2% (cinque anni fa aveva vinto subito a mani basse) e Salvini cerca la spallata con un candidato scelto da lui stesso, Antonio Minicuci, che ha ottenuto il 33,7%.

L’affluenza al voto nei sei comuni calabresi ha superato di poco il 50 per cento, attestandosi al 51,80. A Reggio si è recato al voto il 52,29% degli aventi diritto facendo segnale un calo marcato rispetto al primo turno quando i votanti sfiorarono il 67%. Ancora più accentuato lo stacco a Crotone dove si è espresso il 52,10% a fronte del quasi 68% del primo turno.

Gli altri comuni capoluogo

Il centrodestra vince solo ad Arezzo. Il risultato del ballottaggio per la corsa a sindaco è ormai definitivo: il primo cittadino uscente, Alessandro Ghinelli, candidato del centrodestra, ha vinto con oltre il 54% delle preferenze, infliggendo un distacco di quasi 10 punti all’avversario di centrosinistra, Luciano Ralli, che si è fermato a poco più del 45%. “Si riparte da un punto fermo degli ultimi cinque anni: mantenere la continuità in questo momento è un valore – ha dichiarato Ghinelli – Sono contento di avere vinto e di proseguire il mio lavoro. Il mio vantaggio sull’avversario è cresciuto rispetto a 5 anni fa, e questo dimostra che sbagliava chi diceva che questo quinquennio era passato invano”. Per Ralli si era speso il neo governatore della Toscana, il dem Eugenio Giani.

Ribaltone a Chieti. Diego Ferrara è il nuovo sindaco col 57,06% dei voti. Ha sconfitto al ballottaggio il candidato del centrodestra Fabrizio Di Stefano, fermo al 42,94%. Che al primo round era in netto vantaggio. Ferrara, espressione del centrosinistra, si è apparentato con le 4 liste civiche del candidato sindaco Paolo De Cesare. Grandi festeggiamenti davanti alla sede del comitato elettorale di Ferrara in corso Marrucino, con il segretario regionale del Pd Michele Fina e il consigliere regionale Silvio Paolucci. Nel primo round era in netto vantaggio Fabrizio Di Stefano del centrodestra.

Vittoria sul filo di lana a LeccoIl nuovo sindaco è Mauro Gattinoni, 43 anni, sostenuto dal centrosinistra che si aggiudica la fascia tricolore con un vantaggio di soli 31 voti sullo sfidante Giuseppe Ciresa, detto Peppino, appoggiato dal centrodestra. Ciresa, che al primo turno aveva ottenuto il 48,71%, durante lo spoglio era in vantaggio di qualche centinaio di voti fino a dieci minuti dalla fine dello scrutinio. Gattinoni vince con il 50,07% delle preferenze, con 10.972 voti, battendo, Ciresa che si ferma al 49,93% con 10.974 preferenze. Qui l’affluenza definitva è stata del 52,10%, al primo turno era stata del 67,91%.

Crotone Vincenzo Voce, l’outsider sostenuto da un pugno di liste civiche, distanti dai partiti, è il nuovo sindaco della città. È quasi doppia, infatti, la percentuale che vede Voce prevalere con il 63,95%, in modo più che netto contro l’avversario di centrodestra Antonio Manica supportato da dieci liste tra cui Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia (36,05%). Al primo turno Voce aveva ottenuto poco meno di 12 mila voti (36,22%) mentre Manica aveva ottenuto il 41,60%. Le elezioni comunali a Crotone, ex città operaia calabrese, dove il Pd è alle prese con lotte intestine sono state caratterizzate dalla mancanza di partito. Il candidato del centrosinistra e di una parte dei dem, Danilo Arcuri, infatti era stato escluso dal ballottaggio assieme a quello del Movimento 5 Stelle, Andrea Correggia.

Ecco le sfide inattese sia a Matera che a Andria

Matera M5s verso la vittoria con l’appoggio del centrosinistra: il candidato grillino Domenico Bennardi ha totalizzato il 68% delle preferenza contro il 32% del candidato leghista Rocco Sassone. “Una cenerentola politica che è riuscita davvero a fare la storia di questa città”, ha detto Bennardi. Qui ha votato il 55,83% dei 50.730 aventi diritto, suddivisi in 63 sezioni. Partecipazione in deciso calo, al primo turno l’affluenza complessiva era stata del 70,91%.

Ad Andria nella sfida tra M5s e Pd vince Giovanna Bruno, candidata sindaca del centrosinistra (Pd e tre civiche). Trionfa con il 58,93% dei voti e il distacco del suo competitore, il candidato del Movimento Cinque stelle e di una civica, Michele Coratella attestato al 41,07%. Al primo turno avevano ottenuto rispettivamente il 38,10% e il 20,74%. L’affluenza è stata del 44,91%.

Prima vittoria ad un’elezione amministrativa in Campania per l’asse Pd-M5S. Gianluca Del Mastro, il candidato unitario individuato dalle forze alleate di Governo, è il nuovo sindaco di Pomigliano d’Arco (Napoli): battuta al ballottaggio la sfidante, Elvira Romano. Nella città natale del ministro degli Esteri Luigi Di Maio il candidato di Movimento 5 Stelle e Partito democratico ha raccolto il 61,19% delle preferenze al ballottaggio, dopo essere già risultato il candidato più votato al primo turno dove però si era fermato al 41,84%. L’affluenza è stata del 49,26% nei 13 comuni della Campania chiamati al ballottaggio. Il dato è in forte calo rispetto al 70,88% registrato al primo turno.

Ad Aosta la sfida è tra Gianni Nuti, sostenuto dal centrosinistra e autonomisti e Giovanni Girardini della lista Rinascimento che fa capo a Vittorio Sgarbi. Nel primo round Nuti in netto vantaggio (38,84%) su Girardini (24,3), ma ora valgono le indicazioni di voto. L’affluenza al voto, informa una nota della Regione, è stata del 45,93% pari a 13.075 votanti su 28.467 aventi diritto al voto. Al primo turno, il 20 e 21 settembre scorsi, quando si era votato anche per le elezioni regionali, l’affluenza nel capoluogo valdostano era stata pari al 64,22%.

La Lega non sfonda e il centrodestra non replica a Cascina l’impresa storica del 2016 con Susanna Ceccardi che, al ballottaggio, per soli 101 voti, aveva strappato la guida del Comune al centrosinistra dopo 70 anni ininterrotti di governo. Michelangelo Betti, insegnante, espressione del Pd, è il nuovo sindaco di Cascina. Si è imposto con il 59,2% (11.088 voti) su Leonardo Cosentini che si è fermato al 40,98% (7.699 voti). Sin dall’inizio dello scrutinio la partita fra i due sembrava chiusa a vantaggio di Betti che dominava in tutte le sezioni e che, oltre al sostegno del Pd e della coalizione che lo aveva sostenuto al primo turno, per il ballottaggio ha potuto contare anche sull’apparentamento con le liste degli ex sfidanti Cristiano Masi (espressione della sinistra) e di Fabio Poli, candidato dei Cinque Stelle.

Sicilia

Primi due sindaci eletti in Sicilia, dove alle 14 si sono chiuse le urne nei 60 Comuni chiamati al voto: 15 con il sistema proporzionale e 45 con quello maggioritario. Si tratta dei primi cittadini di San Mauro Castelverde, nel Palermitano, dove è arrivata la conferma per Giuseppe Minutilla, esponente di Diventerà Bellissima, il movimento del governatore Nello Musumeci, e di Gibellina, nel Trapanese, dove è stato eletto Salvatore Sutera. In entrambi i casi si trattava di una corsa in solitaria con l’unico scoglio del superamento del quorum (50%+1 degli aventi diritto). A San Mauro Castelverde l’affluenza è stata del 50,11 per cento e a Gibellina del 59,60 per cento. Agrigento ed Enna, invece, sono gli unici capoluoghi di provincia coinvolti nella tornata elettorale.

Enna dopo lo scrutinio di oltre la metà delle 35 sezioni, il sindaco uscente Maurizio Di Pietro, candidato appoggiato da liste civiche e del centrodestra si attesta quasi al 60 per cento contro il candidato Dario Cardaci appoggiato da liste di centrosinistra e civiche che si attesta al 24 per cento. 5,8 per cento per Giuseppe Savoca, candidato della Lega, Cinzia Amato, l’unica candidata donna a sindaco, dei M5S, 4,5 e Maurizio Bruno, che è in corso con una lista civica, Cives al 6,1 per cento.

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