Emergenza ospedali strabordanti: pazienti “riversati” tra Castellammare, Vico Equense e Nola

Urgenze dirottate negli ospedali di Castellammare, Vico Equense e Nola. Sit-in delle associazioni davanti al nosocomio: «Non si muore di solo virus». L’emergenza affrontata da Il Mattino grazie a Fiorangela d’Amora e Francesca Mari.

Un bambino di dieci anni ieri è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca dopo aver ingoiato una moneta da due euro. Ma, tra rabbia e proteste dei genitori terrorizzati, è dovuto andare via: una corsa contro il tempo verso il San Leonardo di Castellammare perché al Maresca non si può più, è diventato pronto soccorso Covid. Così per una novantenne con un dolore al torace, forse un infarto in corso e per un 30enne ferito a seguito di un incidente in scooter, andato via sanguinante. Tutti dirottati tra Castellammare, Nola e Vico Equense.

Nelle ultime ore al pronto soccorso del nosocomio di via Montedoro è caos per la decisione dell’Asl di utilizzare il padiglione storico come ospedale Covid, con la dimissione dei pazienti di Medicina generale e Ortopedia già in atto e lo stop all’emergenza urgenza per le altre patologie. Ieri le associazioni che da anni si battono contro il depauperamento del nosocomio, che serve un bacino di 250mila persone, hanno protestato. Un sit-in al grido di «Il Maresca non si tocca» che ha visto in prima linea le associazioni Pro Maresca, Mamme Vulcaniche e Catena Rosa. «No Covid nel nostro ospedale – tra i cartelli esibiti- sì alle altre emergenze d’urgenza. Non si muore di solo Covid». A individuare una soluzione meno drastica la consigliera regionale del Pd Loredana Raia che, dopo un incontro con la dirigenza Asl Na 3 Sud e il direttore generale Gennaro Sosto, ha inviato una richiesta alla Regione. Nella proposta l’ospedale, che ha due padiglioni distinti, è così riorganizzato: nel padiglione storico pronta subito l’accoglienza per 28 pazienti Covid di cui 10 al pronto soccorso al piano terra (già occupato da positivi) e 18 di grado lieve al secondo piano (Uoc Medicina generale), per alleggerire il carico di ricoveri al Covid Center di Bosco che è al completo. Con piccoli lavori di riattazione, si legge nel documento, si potrebbero ricavare altri 15 posti letto nelle aree che attualmente ospitano le attività di oculistica, al terzo piano.

Nel piano non si prevedono Covid nel padiglione nuovo, si darà invece continuità assistenziale chirurgica, oncologica e di screening per tutte le emergenze. «Ho chiesto alla direzione dell’Asl – spiega Raia – che si procedesse all’utilizzo del vecchio padiglione per i pazienti Covid, lasciando la nuova palazzina per continuare l’assistenza delle emergenze. Un comprensorio così popoloso non si poteva sguarnire di servizi essenziali di assistenza dall’oggi al domani». Ma gli attivisti non sono d’accordo. «Con 3 sale operatorie, un centro per l’obesità e uno per l’autismo non utilizzati – dice Ciretta Vitiello di Pro Maresca – e senza una terapia intensiva e sub intensiva, come si affrontano i malati Covid? L’ospedale diventa una trappola mortale, sempre a causa di una politica scellerata. Gli interventi programmati li smistassero nelle cliniche convenzionate, lasciando al Maresca gli interventi di emergenza-urgenza. Inoltre chiediamo la riapertura ad horas del pronto soccorso per tutte le patologie. Salvarci la vita è un nostro diritto, il loro delitto è lasciarci morire».

Dieci positivi in più a Castellammare, la curva dei contagi continua a salire e arriva a quota 122. «Non registriamo al momento alcun focolaio attivo, il contagio è diffuso in varie zone della città» spiega il sindaco Gaetano Cimmino. Intanto dalle scuole chiuse continuano ad arrivare conferme di infezioni. All’istituto comprensivo F.Di Capua sono otto i positivi: 5 insegnanti una collaboratrice scolastica, una alunna e un genitore. Un focolaio cominciato con la scuola ancora aperta ed ora in via di espansione man mano che arrivano gli esiti dei tamponi. Contagi anche alla media Stabiae, con alcune alunne del terzo anno positive e altri coetanei in attesa di tampone.

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