Eboli Strascino all’amante del compagno, denunciate tre napoletane

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A Napoli non avrebbero avuto dubbi, l’avrebbero chiamato «strascino» e a sentire la storia di una donna ebolitana, cantante neomelodica molto conosciuta in città, non c’è altro modo per definire quanto, nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, è accaduto in Piazza Tito Flavio Silvano scrive Laura Neimoli su Il Mattino . Tre napoletane si sono recate ad Eboli per dare una lezione all’amante del compagno di una delle tre: la cantante, giustappunto. Così, si sono recate sotto la sua abitazione, l’hanno citofonata, hanno aspettato che scendesse prima di «sfilare la corona» ad litteram: lunga sequela di contumelie, parolacce e saporite invettive, tra urla, minacce, storie di corna e malamore. Tre contro una. Non c’è voluto per passare dalle parole ai fatti. Le tre hanno aggredito l’ebolitana, a suon di tirate di capelli e le hanno strappato la camicia costringendola a trovare riparo in un esercizio commerciale della zona, a pochi passi dal portone della sua abitazione. Il gran trambusto ha alimentato la curiosità di molti passanti, nella zona che di solito è tranquilla. Si sono creati capannelli di curiosi e il vociare tipico di chi conosce bene certe dinamiche, ma deve comunque mantenere l’aplomb del benpensante. Giudicare non è compito di chi osserva, ma i più curiosi si sono chiesti quale adone sia quest’uomo che ha fatto andar fuori di senno ben tre donne, in media, sulla quarantina. Sul posto sia gli uomini della municipale che i carabinieri, a dimostrazione del fatto che l’amore è una questione seria e un cuore infranto non ci mette molto a diventare cieco. La vittima non ha riportato ferite gravi ed ha sporto denuncia nei confronti delle tre napoletane. La vittima d’amore, la donna di Napoli, si racconta che abbia provato a giustificare la sua condotta esibendo alcune foto piccanti che l’amante aveva inviato al compagno. Nulla di fatto. Alla violenza non c’è giustificazione. Non è la prima volta che compagna ufficiale e amante di ritrovano l’una contro l’altra e la storia insegna sempre la stessa morale: la donna tradita non ha più il compagno, ma ha rimediato pure una denuncia. Qualche mese fa, in pieno lockdown, una storia d’amore e tradimenti finì sui social scatenando gli applausi della comunità virtuale. La donna tradita, da un marito con cui era stata sposata oltre venti anni, risolse la questione con un post che recitava: «Grazie a Dio ti ho scoperto. Non vedevo l’ora di liberarmi di te, delle tue mutande e dei tuoi calzini sporchi e puzzolenti. Ama chi vuoi. Io torno ad essere viva».

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